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Redazione
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Infelice chi crede
Dunque con piè veloce
Poetical text transcription
Infelice chi crede
A’ i sospiri agli sguardi a i prieghi a’i pianti
Delle donne incostanti
Fede prestando ove non è mai fede
Ch’alfin nei propri danni
Di quell’anime ingrate
Riconosce gli inganni
E ritrova che finta è la pietade
Che i pianti son mendaci
Sono i sospir fallaci
E son i lor pensieri ogn’hora intenti
A perfidie a menzogne a tradimenti
Ben nel regno d’amore
Mostran esse talhor l’anime ancelle
Ma con aspro rigore
Vivon d’amor rubelle
E pari alla bellezza
Regna nel petto lor severa asprezza
E perché sian delusi i folli amanti
Qual serpe in fra le rose
Tengon l’insidie ascose
In placidi sembianti
Per finger i martiri
Falsi nunzi del cor hanno i sospiri
E chiamano a lor voglia
Su gli occhi il pianto a simular la doglia
Con quest’arti crudeli
La mia bella nemica in vari modi
Voi lo sapete o cieli
Rese più stretti al cor gli usati nodi
Quando ch’al mio partire
Di lagrimosa pioggia il volto asperse
E le luci perverse
Finsero al mio dolore empio martire
Indi chi’l crederia
Appena volsi il piede
Ch’à la gran fede mia
Più non serbando fede
Entro quel cor che le mie fiamme accolse
Ben mille fiamme a suscitar si volse.
Dunque con piè veloce
Io fuggirò l’infida
Che qual novella Armida
Fabrica a’ danni altrui machine atroci.
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Shelfmark
shelfmark Mss. 1.1
Record by Irene Maria Caraba