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Redazione
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Watermark
Not recorded
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Analytical description
Bel piacere d'un amante
Che amabil cosa è mai
Amanti, e chi puo dir della mia bella
Amanti, e chi puo dir della mia bella
Setu destini amor
Poetical text transcription
Bel piacer d’un amante
Fissar le luci in quella
Ch’ha del suo cor l’impero
E dir chi vidde mai Ninfa più bella
Io di sì bel diletto ho pieno il core
Fin da che pose amore
Il fren delle mie voglie in man d’Irene
Perduta libertà non ti rammenti
Ch’in servitù sì cara
Provo la quiete mia e il mio contento.
Che amabil cosa è mai
Per così gran beltà
Perder la libertà, penar d’amore.
Vegga d’Irene i rai
Le grazie ch’ha nel viso
Poi viva se potrà libero un core.
Amanti, e chi può dir della mia bella
Quel ch’io dirò d’Irene
Nero e livido ha il crine
E nere le pupille
Imperiose di ligusti e di rose
Sparse amor le sue guancie delicate
Le sue labbra vermiglie
Di bel cinabro tinte
Chiudon perle più candide e più rare
Di quella che su i lidi d’oriente
Di pura aurora figlie
Veggonsi dentro alle natie conchiglie.
Non appar nodo o vena
Su la morbida mano
Ma basti dire che dai bei crini
Al ritondetto piede
Quant’esser può bellezza
Tutta in essa si vede.
Se tu destini amor
Al duolo del mio sen
Sì dolce e caro ben
Sì fammi sospirar ch’io son contento.
Che se del mio dolor
Irene sentirà
Scintilla di pietà
Chi potrà mai provar più bel contento.
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Shelfmark
shelfmark 33.4.28 (=Cantate 67).10
Record by Stefano Cuomo