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Title
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Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Notes
Cantata contraddistinta dal "N. 20"; mutila delle ultime battute.
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Bibliography
Analytical description
Siedi Amarilli mia, siedi e m'ascolta
Io ti miro e poi sospiro
Ah sì che i tuoi begl'occhi
Se scherza e ride
Poetical text transcription
Siedi Amarilli mia, siedi e m’ascolta
Qui lungi io dal timor, tu dalla noia
De’ rivali pastori,
Ragionar ben potrem de’ nostri amori.
Non v’è chi n’oda, o che favelli intorno,
Né chi di gelosia tinto ne guardi.
Siedi Amarilli mia, siedi, che tardi?
Quest’erbe, questi fior, questi ruscelli
E queste amene collinette apriche,
Che fur gran tempo a miei sospiri amiche,
E pietose al mio pianto,
Sol mi vedranno a te sedere accanto.
Lascia ch’io parli almen solo una volta,
Siedi Amarilli mia, siedi e m’ascolta.
Io ti miro e poi sospiro
Dir vorrei e dir non sò,
Si confonde il labro el cor,
E smarrita l’alma aita
Chieder tenta e poi non può.
Ahi che pena, ahi che dolor.
Ah sì che i tuoi begl’occhi
Con silenzio loquace,
Si favellano al cor se il labro tace.
Parla Fileno mio, parla che pensi?
Ah mia cara Amarilli
Penso a parlar, ma del mio foco ascoso,
Tanto t’ho a dir che incominciar non oso.
Se scherza e ride,
Se parla e dice
Quanto è infelice
Amando un cor,
Non ama all’or ma finge.
Se non favella
Ma guarda e tace
E senza pace
Sospira ogn’or
Laccio d’amor lo stringe.
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Shelfmark
shelfmark 34.6.25 (olim Cantate 44).22
Record by Giulia Giovani