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Redazione
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Watermark
Not recorded
Notes
Cantata contraddistinta dal "N. 4"; il manoscritto apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca alla sua morte.
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Bibliography
Analytical description
Datti pace se puoi
Non so qual sia
Pensiero ingiurioso
La mia bella pastorella
Poetical text transcription
Datti pace se puoi
Pastorello infelice,
Sai che dagl’occhi tuoi
Andò lungi colei che t’innamora
Almeno quando ritorna
Fedel qual si partì tornasse ancora
Ma chi sà che lontana
Non estingua il suo foco
E che non cangi amor cangiando loco,
Con troppa cruda pena,
Con timor troppo rio
Gela di vena in vena il sangue mio.
Non so qual sia
Maggior tiranna
O lontananza
O gelosia.
So ben che sento
Che l’una affligge,
Che l’altra affanna
Con gran tormento
L’anima mia.
Pensiero ingiurioso
A me toglie il riposo
E ad Amarilli il pregio di sua fede
E ciò che non dovria sospetta e crede.
No che in seno di lei
Non può l’infedeltade aver ricetto
Che la fecero i Numi
Adorna di bellezza e di costumi,
Come vive costante
Così ancora vorrei
Ch’ella fosse vicina agl’occhi miei.
La mia bella pastorella
Sospirar voglio lontana
Ma non crederla infedel,
Che farei con ombra vana
Troppo torto al suo bel core
Ad amore ed anche al ciel.
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shelfmark 34.6.25 (olim Cantate 44).4
Record by Giulia Giovani