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Redazione
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Watermark
Not recorded
Notes
Cantata contraddistinta dal "N. 3"; il manoscritto apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca alla sua morte.
Uniform title
Scoring
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Bibliography
Analytical description
Questo è il platano frondoso
O rimembranza al mio pensier funesta
Se mai torna, oh pianta amica
Poetical text transcription
Questo è il platano frondoso
Dove placido riposo
La mia Ninfa ritrovò.
Quell’è il margine del fonte
Dove al nascere del sole
Colse i figli e le viole
E la fronte si adornò.
O rimembranza al mio pensier funesta
La collinetta è questa
Dove un giorno mirai la bella Clori,
Dei rivali pastori
Fuggir l’aspetto, e tra le folte piante
Più che d’augelli e fiere
In traccia andar del suo fedele amante,
Qui sospirò, qui pianse
Vinta dal duol di gelosia crudele
Benché fosse il mio amore al suo fedele,
E questo è il loco ove con lieto aspetto,
Sicura di mia fede,
Cento segni d’amor cara mi diede.
Ahi lasso or non so come
Al par della mia fiamma, odia il mio nome.
La chiamo e non risponde,
La sieguo e più mi fugge,
Né il pianto mio, né il mio pregar l’arresta
Ho rimembranza al mio pensier funesta.
Se mai torna, oh pianta amica,
Clori all’ombra de’ tuoi rami
Alla bella mia nemica
Dì che m’ami per pietà.
Se poi riede a coglier fiori
Chiaro fonte intorno a te
Per pietà ricorda a Clori
La mia fè ch’ugual non ha.
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shelfmark 34.6.25 (olim Cantate 44).3
Record by Giulia Giovani