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Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Notes
Il manoscritto riporta: "Cantata | Del Baron D’Astorga | n. 15 | Mss. N. 101/3". Concordanze: I-Nc, 33.2.1 ; D-MÜs Sant.Hs.1898(5); D-MÜs Sant.Hs.1910(7) (tutte e tre attribuite a Georg Friedrich Haendel); I-Af, Mss. N. 101/3 (attribuzione al Baron D’Astorga).
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Analytical description
Sento là che ristretto
Mormorando esclaman l'onde; aria con Da Capo
Son io Nice il ruscello
Se un sol momento (A) / È quell'affanno (B); aria bipatita con Da Capo
Poetical text transcription
Sento là che ristretto
Nell’angusto confin di sterpi e sassi
Dell’argentei suoi passi
Limpido ruscelletto
La già perduta libertà sospira
Vedo come s’aggira
Per inalzate sponde
Con l’impeto dell’onde
Devastando i recinti
Per giunger ad unirsi al mar che freme
Ascolta alfin che geme
Quasi dicessi allora
Con lento mormorio
Bell’arene del Mare
Non vi posso baciare
Come vorrei se prigionier son io.
Mormorando esclaman l’onde
Vi sospiro o belle Arene
Ma in alzando più le sponde
Il villan qui mi trattiene.
Son io Nice il ruscello
E di bellezza il Mare
E il tenero tuo seno
Ove tra vivi scogli
Va del mio core a naufragar il pino
Or se fiero destino
Misero al par di quello
Mi vieta il ribaciare
Di sì placido mar le sponde estreme
Pensa il cor quanto geme
E come in vano loco
Vittima troppo fido ardo nel foco.
Se un sol momento
Non ti rimiro
Peno e sospiro
Caro mio ben.
È quell’affanno
Che per te sento
Si fa tiranno
Del fido sen.
Country
Language
Shelfmark
shelfmark Mss. N. 132.9
Record by Giacomo Sances