Record num. 5314

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1680-1690

Title

Cantata à Voce sola co[n] Violini. Del S.r Scarlatti

Music format

Full score

Linked names

composer: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Is part of

[13 cantate da camera] (record n. 5299.12)

Redazione

[Roma : copia, 1680-1690]

Watermark

Not recorded

Uniform title

Scoring

Contralto, 2 violini e continuo

Bibliographic repertories

Hanley 1963: n. 421, pp. 315-316

Analytical description

1.1: Adagio(sinfonia, si minore, c)
1.2: Allegro(sinfonia, si minore, c)
2.1: (recitativo, si minore, c)
Mentre un Zeffiro arguto
3.1: Allegro(aria, si minore, c)
Non più lacci, non più strali
4.1: (recitativo, c)
Vuol Cupido, ch'io mora
5.1: Allegro(aria, re maggiore, 3/8)
Sirena, che alletti
5.2: (aria, re maggiore, 3/8)
Co' cenni furtivi
6.1: (recitativo, c)
Stelle, barbare stelle
7.1: (aria, mi minore, c)
Navigar l'Egeo d'amore
8.1: (recitativo-arioso, si minore, c)
Mio cor, se di Fortuna

Poetical text transcription

Mentre un Zeffiro arguto
Con la sferza dell’ali
Castigava l’ardor de lampi estivi,
Del mar presso alle sponde,
Cui baciavan l’arene i salsi argenti,
Mesto e solingo un dì
D’Amor mi dolsi e favellai così:

Non più lacci, non più strali,
Son legato, son ferito,
Hai vinto Amor, hai vinto!
D’un tremulo crine
La bionda procella
Ritorta in anella,
Intesse fatali
Catene al mio cor.

Non più lacci, non più strali,
Son legato, son ferito,
Hai vinto Amor, hai vinto!
Pupilla, che splende,
Co’ i sguardi m’accende,
Ma l’alma infelice
Qual nuova Fenice
Ritrova i natali
D’un ciglio all’ardor.

Vuol Cupido, ch’io mora
E la mia fè negletta
Di severa beltà l’orgoglio adora.
Così genio fatale
Mi costringe ad amar con duolo eterno
Sotto angeliche spoglie alma d’inferno.

Sirena, ch’alletti
Con vezzi homicidi,
Dolcezze prometti,
Ma, perfida, uccidi.

2.a
Co’ i cenni furtivi
Di lieta sembianza
Le ceneri avvivi
Di morta speranza.

Stelle, barbare stelle,
Ch’il mio voler forzate,
L’inumano rigore
Nel cor di Filli ò la mia fè cangiate.

Navigar l’Egeo d’amore
Contro vento è gran sventura.
Nell’onda torbida, che rauca freme,
Si perde l’ancora d’amica speme,
Che d’un ciglio lo splendore
Degl’amanti è cinosura.

Mio cor, se di Fortuna
Spira un aura nemica,
Per non restar tra le tempeste absorto
Chiudi le sparse antenne e riedi al porto.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

D-Hs - Hamburg - Staats und Universitätsbibliothek Carl von Ossietzky, Musiksammlung
shelfmark ND VI 2263,1.12

Record by Berthold Over
Last modified: