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Redazione
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Watermark
Not recorded
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Uniform title
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Analytical description
Ricordati mio core degl’antichi tuoi lacci
A chi nacque per soffrire
Ricordati mio core che impetuoso vento
Potrai bensì potrai
Alma fuggi se puoi fuggi ma dove
D’amor a un sol cenno
Così d’un vago volto
Del cieco Dio volante
Poetical text transcription
Ricordati mio core
Degl’antichi tuoi lacci
E con saggio consiglio
Pria d’entrar nel periglio
Fuggi di nuovo Amore.
A chi nacque per soffrire
La tirannide del fato
La memoria del passato
È rimedio all’avvenire.
Ricordati mio core
Che impetuoso vento
Minaccia le tempeste
Fosca nube di fumo
Presagisce l’incendi
Fabrica vacillante
Con bocca di fessure
Del precipitio suo narra l’avviso.
Ma il periglio d’amor giunge improviso.
Potrai bensì potrai
Con generosa fuga
Tra le guerre d’amor portar la palma
Ma ben tosto vedrai
Che se libero è il piè cattiva è l’alma.
Alma fuggi se puoi fuggi ma dove
Se brami libertade
Un’altra esser conviensi e non altrove.
D’amor a un sol cenno
S’accende gran foco
Chi scherza dà gioco
S’abbruggia da senno.
Così d’un vago volto
D’un acceso desire
Tuoi nemici o mio cor superbi e gonfi
Se al principio resisti al fin trionfi.
Del cieco Dio volante
La gioia lusinghiera
Altro non è che sogno
Larva, spettro, fantasma, ombra, chimera
Espero alla ragione alba al dolore
Ricordati mio core
Ch’un invitta costanza
Al saggio ogn’hor conviensi.
E s’ei vince le stelle imperi ai sensi.
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Shelfmark
shelfmark 33.5.25.16
Record by Teresa M. Gialdroni