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Redazione
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Mira ingrato mortal ove il tuo fallo
S’egli dice per te moro
Deh mira alma traviata
Ah si pietà mio Dio
Poetical text transcription
Mira ingrato mortal ove il tuo fallo
Ridotto ha il tuo Giesù, il tuo Signore,
Colui che pien d’Amore
Vestì tua fragil forma
Per additarti l’orma di salute
Che già perduta avevi.
Mira come pendente
Da quel tronco t’invita:
Ivi tua morte in vita
Mutò con la sua morte
E le crude ritorte
Con cui t’avvinse l’infernal Tiranno
Ei pietoso spezzò per liberarti
E ‘l sangue suo versò per ricomprarti
Or se non hai di selce il cor nel petto
Stemprati in pianto e del tuo error ti penti
E con caldi sospiri
Fa’ eco alle sue pene, a’ suoi martiri.
S’egli dice per te moro
Tu rispondi io t’adoro
Dolce amato Redentor.
Se per te volle morire
Tu bramoso di patire
Corrispondi al grand’Amor.
Deh mira alma traviata,
Dal sentier di pietà, deh, mira e pensa
O caritade immensa
Mira sì quelle piaghe,
Quelle spine, quei chiodi
E quel vermiglio umore
Che dal volto e dal sen scorre e dal core.
E pensa poi, ingrato,
Che sol ne fu cagion il tuo peccato
Dunque che fai che pensi?
Chiedi pietà pentito
E detesta il tuo fallo iniquo e rio
Piangi e parla così con il tuo Dio:
Ah si pietà mio Dio
Perdon del fallo mio
Ti chiedo e’l cor pentito
Te solo amar saprà.
A te bontà infinita
Il core umiliato
È molto caro, è grato
Qualor chiede pietà.
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shelfmark Add. MS 14148.20
Record by Giacomo Sances