Record num. 4934

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1710-1750

Title

La Sinderesi | Cantata a voce | sola di Soprano / Feo

Music format

Full score

Linked names

composer: Feo, Francesco (1691-1761)
owner: Selvaggi, Gaspare (1763-1847)

Is part of

F. Feo. Cantatas. (record n. 4924.11)

Redazione

[S.l. : copia, 1710-1750]

Physical description

C. 82r-85v ; 210x275 mm

Watermark

Not recorded

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, la minore, c)
Verme crudel che del mio cor ti pasci
2.1: Un poco andante/Allegro [Fiamme ardenti e cieco orrore](aria, si♭ maggiore, 3/8)
Mentre veglio col timore
3.1: (recitativo, fa maggiore, c)
Tu mi dipingi nel suo Trono Iddio
4.1: Largo(aria, do minore, c)
Piangerò fintanto ahi lasso

Poetical text transcription

Verme crudel che del mio cor ti pasci
Quando fia che un momento
Egli respiri ed in riposo il lasci?
Ahimè che ogn’or mi sento
Lacerar da tuoi morsi e mentre spero
Che ti stanchi alla fin mordi più fiero.
Con te ragiono inquieta, sinderesi,
Che ardita de’ miei falli
M’accusi e mi condanni
Dunque sì reo ed infelice io sono
Che la dolente vita
Menar dovrò tra miei continui affanni?
Né quest’alma smarrita
Lusingar mai potrà l’aspro dolore
Col sperare il perdon dal suo Signore?

Mentre veglio col timore
Tu mi turbi ogni diletto
E se dormo son costretto
Anche in sogno a sospirar.
Fiamme ardenti e cieco orrore
Fieri mostri larve erranti
Parmi sempre aver davanti
Che mi sforzano a tremar.
Mentre veglio col timore...

Tu mi dipingi nel suo Trono Iddio
Or librar la mia vita ed or sdegnoso,
Qual servo iniquo e rio,
Da sé cacciarmi in carcere penoso
Ove regna la morte
E dove Eternità chiuse le porte.
Che imagini [sic] dolenti!
Che giudizio tremendo!
Qual sentenza, quai pene
Orribilmente al mio pensier presenti!
E t’odo in suono orrendo
Gridarmi sempre: piangerti conviene,
Ingrato al tuo Signor mentre peccasti,
Sinderesi, non più deh tanto basti?
Ahi, che dico? Io non discerno
Che il mio dolore interno
Del pietoso mio Dio è grazia è dono:
Ei vuole al pianto mio darmi il perdono.

Piangerò fintanto, ahi lasso,
Che il mi’ cor ch’è un duro sasso
Sia qual fonte di dolor.
E dirà col mormorio
Il mio pianto ogni momento
Io mi pento o mio Signor.
Piangerò fintanto ahi lasso...

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

GB-Lbl - London - British Library
shelfmark Add. MS 14148.11

Record by Giacomo Sances
Last modified: