Record num. 4771

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1660-1700

Title

Semiviva e dolente

Music format

Full score

Is part of

Composizioni vocali da camera (record n. 4677.25)

Redazione

Copia

Physical description

C. 94v-96v

Watermark

Not recorded

Notes

Tratta dell’episodio ariostesco di Olimpia abbandonata da Bireno.

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo-arioso, re minore, c)
Semiviva e dolente
2.1: (arietta, re minore, c)
Fuggitivo il legno volta
3.1: (recitativo, c)
Dunque nel petto accogli alma sì dura
4.1: (arietta, la minore, c)
Vanne pur Bireno ingrato
5.1: (recitativo, c)
Forsennata che dico?
6.1: (arietta, do maggiore, 3/2)
Deh scatenatevi
7.1: (arietta, do maggiore, c)
Tempest’e fulmini
8.1: (recitativo-arioso, c)
Lassa mi manca il fiato

Poetical text transcription

Semiviva e dolente
Data in preda al dolor l’anima e sangue
Sovr’un alpestre scoglio
Da quest’incolte abbandonate rive
All’infido Bireno Olimpia scrive:
Leggi barbaro leggi
Perfido involator dell’honor mio
Empio violator della tua fede
Leggi su questo foglio
Scritto a note di pianto e di dolori
Ne’ miei candidi affetti i tuoi rossori

Fuggitivo il legno volta
Ferma il corso alle tue vele
O da lungi almen ascolta
Le mie fervide querele.

Dunque nel petto accogli alma sì dura
Ch’espost’al mar vorace
In arbitrio de’ flutti non paventi
Restar sommerso e morto
E più per l’onde amare errar ti piace
Che dolce haver tra le mie braccia il porto.

Vanne pur Bireno ingrato
Per gl’instabili zaffiri
Al tuo legno darà fiato
Il soffiar de’ miei sospiri.

Forsennata che dico?
Infelice a chi parlo?
Già l’abete volante
Da pupille mie lungi s’invola
Et io timida e sola
Assisa in queto lido
Con disperati accenti
Scongiuro il mare e mi querelo ai venti.

Ma se de’ miei martiri
A pietà non si muove il cielo irato
Io dall’abisso eterno a mia vendetta
Invocherò l’Inferno.

Deh scatenatevi
Dall’ombre horribili
Furie dell’Erebo
Voi sommergetelo
Fra l’acque stabili.

Tempest’e fulmini
Procell’e turbini
Agitate saettate
Quel fallace quel fugace
Largo
Che vezzoso m’invaghì
Che tiranno mi tradì.

Lassa mi manca il fiato
Hor che chiudo la carta
Con suggello di sdegno ecco t’invio
Con un languido ohimè l’ultimo a Dio.
Sapp’intanto inhumano
Ch’Olimpia hoggi predice
Doppo fieri contrasti
A tempo
Quella salute a te che a lei lasciasti.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
shelfmark 33.4.4.25

Record by Teresa M. Gialdroni
Last modified: