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Not recorded
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Analytical description
Perché d'aspre querele
Mio cor sei pur da poco
Mio cor tu resti in secco
Poetical text transcription
Perché d’aspre querele
Armi o Filli la lingua e ti lamenti?
Freddo giel di timore
Forse ti punge il core
Che novella beltà m’accenda il petto,
Forse forse paventi
Che nuove fiamme ardenti
Nel mio lacero seno abbian ricetto.
Quel desir che negletto
Lasciasti in abbandono
Quell’amor non gradito
Che sprezzarsi crudele
Non si nieghi al desio
Si conceda al cor mio
Ch’a men cruda beltà ne faccia dono
E sia vanto infinito
Di tua rara bellezza
Mirar ch’altri si doni
Quel ch’il tuo core e ’l tuo voler disprezza,
No no dentro al mio seno
Di tua cocente arsura
Non fia che venga meno
Quella parte più pura
Ch’a te sembra sì cara e sì gradita.
No, no, non verrà meno
Mancherà con la vita,
Non è pago il tuo core
Della mia servitù
Che brama il tuo amore, e che vuoi più.
Mio cor sei pur da poco
Se tu non muti usanza
Amar senza speranza
È morirsi di freddo e stare al foco.
Chi teme così
S’inganna sì sì;
Se dice ch’amando contento si sta
Il suo amore tradisce e non lo sa.
Mio cor tu resti in secco
Se non muti parere
Tu resti a secco
Amar senza godere
È morir di fame, e stare a stecco.
Chi ardito piegò
Non ami no no
S’amando pregando non trova pietà
Il suo amore tradisce e non lo sa.
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shelfmark MUS Ms 106.22
Record by Giulia Giovani