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Redazione
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Watermark
Not recorded
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Uniform title
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Analytical description
Riedi al porto mio core tradito
Non permette il Dio di Gnido
E’ fallace quell’invito
A più felice amante
Tempeste moleste
Non l’aura ristaura
Infelice che sei
Di te stesso se punto ti cale
Poetical text transcription
Riedi al porto mio core tradito
Che a te spira già l’aura infedele
Se ti diede la speme le vele
E dell’onde la calma mostrò.
T’ingannò t’ingannò
Con aspetto purtroppo mentito.
Riedi al porto mio core tradito…
Non permette il Dio di Gnido
Che s’inoltri la tua nave
E d’affetto benché grave
Vuol che rada il porto il lido.
2a
E’ fallace quell’invito
Che nel mar l’aura ti fa
Credi a me per sempr’havrai
Più rigor che non t’addito.
Riedi al porto…..
A più felice amante
Cupido desti l’aura cortese
Per te da Borea prese
Il fiato più incostante
Ond’invano t’aggiri
Di giunger a quel ben per cui sospiri.
Tempeste moleste
Fra l’onde profonde
Avrai ad ogn’hor
T’induce la luce
Con raggi malvagi
Nei scogli d’amor.
2
Non l’aura ristaura
Crudele tue vele
Che morto ti vuò
Disastri degl’astri
Arturo spergiuro
A te preparò.
Infelice che sei
Nuovo Titio nel duolo io ti direi
Che nel mare d’amore
Le dolcezze per te non fan mio core.
Che nel mare d’amore
Le delitie per te non fan mio core.
Di te stesso se punto ti cale
Non sperare che brevi contenti
Che fra doglie fra pene fra stenti
Sarà sempr’alimento al tuo male
Che fatale è dall’aura
Il tuo danno gradito.
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shelfmark 33.4.4.5
Record by Tiziana Affortunato