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Date
Title
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Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Notes
2 parti: A e bc, vl 1e 2; 8, 4 c.
Uniform title
Scoring
Analytical description
Oh de miei lunghi e tormentosi affanni
Pur che una volta sola
Se di tante mie pene
La speme di tua fè
Poetical text transcription
Oh de miei lunghi e tormentosi affanni
Sola e dolce cagion bella Amarilli,
Quanto felice, o quanto
È questo foglio mio, che a te sen viene
Nunzio del mio martir del pianto mio
Così potessi anch’io
Una sol volta almen venirti avanti,
E spiegarti col labro
L’aspre pene ch’io sento,
Allor lieto, e contento
Incontrarei doppo sì bella sorte
Su gl’occhi tuoi la morte.
Pur che una volta sola
Potessi in libertà
Dirti moro per te
Sarei felice.
Ma mi risponde amore
Con troppo empio rigore,
Che tanto all’alma mia
Sperar non lice.
Se di tante mie pene
Mosso il Fato a pietà mi concedesse
Fissar nel tuo volto
I dolenti miei lumi,
Vedresti a fonti e fiumi uscirne i pianto,
Ne cesseria sin tanto,
Che dalla dolce bocca
Dir non m’udissi Io ti son fida o Tirsi,
Ma perché vuol la sorte
Con questo acerbo inusitato affanno
Della salda mia fé l’ultima prova
Pietà cara ti mova
Del tuo povero Tirsi, e non negarmi
La tua fede il tuo amor ch’io bramo, e spero,
E soffrirò con pace
Di Lontananza ogni rigor più fiero.
La speme di tua fé
Può far soave in me
La pena più crudel di Lontananza.
Se poi morto mi vuoi
M’uccidan gl’occhi tuoi
Ma lascia viva almen la mia speranza.
Country
Language
Shelfmark
shelfmark Sant. Hs. 777
Record by Magdalena Boschung