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Redazione
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Da perfida speranza
Voglio precipitarmi
Che fierezza usa il mio fato
Sì disse il disperato
Donne belle apprendete
Poetical text transcription
Da perfida speranza
Un’alma lusingata
Tra gl’affanni d’amor trasse la vita.
Né premio alla costanza,
Né mercé di pietade invan bramata,
Né conforto impetrò sempre schernita
Scopertasi tradita
Le fiamme accese e le saette affisse
Spense al cor, tolse al petto e così disse:
Voglio precipitarmi!
Lasciatemi speranze,
Abbandonatemi,
Altra speme non ho che disperarmi.
Che fierezza usa il mio fato?
Che tenore hanno le stelle
Presso luci così belle
Sarò sempre sventurato.
Dov’è che girano
Le sfere intorno
Se tutto il giorno
L’alme sospirano?
Sempre ver me la sorte in mano ha l’armi
Voglio precipitarmi.
E vorrai che pretenda hoggi salvarmi?
Voglio precipitarmi.
Sì disse il disperato e giù da un monte
Precipitoso egli cader volea,
Per lasciar tra quei sassi
Squarciato il petto e lacera la fronte,
A dispetto d’Amor che l’affliggea.
Ma poi meglio pensando e ripensando
Alla propria salute,
Senza tante cadute
Stimò meglior partito amar penando.
Quindi fattosi accorto e amante scaltro
Risolse andare a casa e non fare altro.
Donne belle apprendete
Che quando un vostro amante
Turbato nel sembiante
Grida: m’ucciderò,
Se non trovo pietà dirò, farò
Creder non gli dovete.
Eccovi un disperato che mostrava
Di far proprio davero e poi burlava.
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shelfmark Crypt. it. 2.16
Record by Teresa M. Gialdroni