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Appena affissi in due begl’occhi il guardo
Io restai qual Augelletto
Soffri dunque, mio cor, convien, che in onta
Se vuoi freggio acquistare in amore
Poetical text transcription
Appena affissi in due begl’occhi il guardo,
Che tosto amor, che in quelli
Per l’alme impriggionar lacci tessea,
Con incognita forza mi rese avvinto.
Al suo cospetto innante
Io, che di libertà mi vidi privo,
Pietà, gridai, ma quel crudel tiranno
Invece d’allentar l’aspre catene
Aggiungendo più pene
Fiamme m’accese al cor con le sue faci,
Indi mi disse: Io così voglio e taci.
Io restai qual Augelletto,
Che riman tra lacci stretto,
Quando vola in su quel ramo,
Ove ascoso il laccio sta.
E si scuote e invan s’aggira,
Apre il volo e al fin rimira,
Che l’astuto cacciatore
Lo privò di libertà.
Soffri dunque, mio cor, convien, che in onta
Di quella libertà, che pria godevi,
Or priggion ti rimiri.
Amor così comanda
El fier destino, ch’è ministro fedel
Del suo volere scritto,
Ha il decreto in marmo.
So, che pianger dovrai,
Io già ne sento in questo sen la pena,
Ma quando è irreparabile un periglio,
L’armarsi di fortezza è il buon consiglio.
Se vuoi freggio acquistare in amore,
Servi, taci, ubidisci e nel core
Sia compagna a costanza la fè.
Tu non sai, qual sia nobile il vanto
Trar sospiri e versare ogn’or pianto
Senza chieder già mai la mercè.
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shelfmark A.7.14 (A.1.6).1
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