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Redazione
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Watermark
Not recorded
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Analytical description
No, non è sì facile
Son di genio bizzarro
Amo sì, ma quella, ch’amo
Dunque se non è facile
Potrei lasciare d’amar, chi amo
Se taluno mi vede
Un vezzo, un scherzo, un riso
Poetical text transcription
Non è sì facile,
Ch’io m’innamori.
Non son volubile,
Né questo petto
Può d’ogni oggetto
Provar le fiamme,
Sentir gl’ardori.
Son di genio bizzarro
Et un animo grande in seno accoglio,
Onde gradir non soglio
Ogn’oggetto volgare,
Né qualunque beltà mi può ligare.
Amo sì, ma quella, ch’amo,
Degna è ben del amor mio,
Ne poss’io
Ritrovar beltà maggior.
Trovo in essa, quanto bramo
Senno, gratia e leggiadria,
Vezzo e brio
Gran costanza e grande amor.
Dunque se non è facile
Tanti pregi trovare in altro oggetto,
Non è facile ancor, ch’io cangi affetto.
Potrei lasciare
D’amar, chi amo,
S’avesse il core
Beltà maggiore,
Ma non si può.
Ond’è, ch’io bramo
Sol quell’amare,
Che amando adoro,
Per cui mi moro,
E fuor che lei
Amar non so.
Se taluno mi vede
O ridere, o scherzare
Con altra, che non sia quella ch’adoro,
Se mal cauto si crede,
Che mi aggrada o ch’io l’amo, ei prende errore,
È cortesia quel riso e non amore.
Un vezzo, un scherzo, un riso
Non sempre può stimarsi
Figlio d’amore.
Tal hora un bel sorriso
Può cortesia chiamarsi
D’un nobil core.
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shelfmark B.2.23 (M.7.17).25
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