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Watermark
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Analytical description
Ch’io ti manchi di fede
Se mai tento col solo pensiero
Prima d’esserti infida
A quest’alma innamorata
Balze immote al soffiar d’empi Aquiloni
No, ch’in Amor non v’è
Poetical text transcription
Ch’io ti manchi di fede, idolo mio,
Ch’io t’offenda in Amore,
Non ho sì vile il core!
Vanto un alma costante e tua son io.
Se mai tento col solo pensiero
Di tradirvi, pupille adorate,
Faccia splendere fato più fiero
Tutte contro di me le stelle irate.
Prima d’esserti infida
Di cento spade e cento
Incontrerò la tirannia crudele
Ed ò, con qual contento
Direi: Moro per te, moro fedele.
E poi con fama ancora
Della costanza mia, ch’ogn’altra accede,
Direlle: Il mondo al’hora,
Lidia, mori per non mancar di fede.
Ah, di sì bella fama,
Chi gloria non desia, no, che non ama.
A quest’alma innamorata,
Quando il ciel più non arrida,
Potrà farmi sventurata,
Non potrà mai farmi infida.
Se la sorte un dì m’invola
Del mio Nume il ben sembiante,
Potrà far, ch’io resti sola,
Non potrà farm’incostante.
Balze immote al soffiar d’empi Aquiloni,
Scogli, che frangon sempre
Gl’assalti d’onna [onda] impetuosa e ria,
Deboli paragoni
Sono alle tempre della fede mia.
Se provasti un istante
L’amorose tempeste ei miei tormenti,
Tutti infrangheresti
Ò voi, che resistite all’onde, a i venti.
No, ch’in Amor non v’è
Fede, che sia maggior
Di mia costanza.
Che nel serbar la fè
Quest’impiagato cor
Ogn’altro avanza.
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shelfmark B.2.23 (M.7.17).22
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