Record num. 81

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Printed music

Date

Single known date, 1685

Title

Le quattro stagioni / poesia dell’Ecceletissimo Sig. Dottore Gio. Battista Neri

Music format

Full score

Linked names

composer: Albergati Capacelli, Pirro (1663-1735; conte)
poet: Neri, Giovanni Battista (1660-1726)

Publication

Bologna : Giacomo Monti, 1685

Physical description

P. 44-58

Watermark

Not recorded

Notes

Il tit. si ricava dall’intitolazione a p. 44; il nome dell’A. si ricava dal front. dell’intera edizione

Uniform title

Primavera ch'all'anno infante. Cantata morale, Le quattro stagioni

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: Allegro(aria, la maggiore, 3/4)
S/T, Primavera ch'all'anno infante
2.1: (recitativo, c)
S/T, D'un piacer non intiero
3.1: Vivace(aria, re maggiore, 3/8)
S/T, Estate calida
4.1: (recitativo, c)
S/T, Di gioventù sfrenata
5.1: Presto(aria, re maggiore, 12/8)
S/T, Bell'autunno che i frutti dorati
6.1: (recitativo, c)
S/T, A' tuoi pomi soavi
7.1: Adagio(aria, si minore, c)
S/T, Duro inverno che gelato
8.1: (recitativo, c)
S/T, Già con le nevi al crine

Poetical text transcription

Primavera ch’all’anno infante
Con le rose formi le falce
Quanto mai all’huom, che nasce
Io ti scopro assomigliante.
Han per vita le tue piante
Solo un alito dorato
E la vita dell’huom è anch’essa un fiato.

D’un piacer non intiero
Tu mi mostri l’imago,
Se per le vie fiorite
Mentre ridono i fior piange la vite;
Così l’huom d’improviso
Prova misto in un punto il pianto, e il riso.

Estate calida
Che il mondo avampi
Fra tanti lampi
Rispondi a me.
Se in ogni loco
Tu spargi foco
Chi tanto ardore
Nel sen ti dié?

Di gioventù sfrenata
Tu pareggi i pensieri;
Mentre di mille voglie
La messe all’hor, ch’invigorir si crede
In un istante inarridir si vede.

Bell’autunno che i frutti dorati
Vai fecondo portando nel sen;
Come vago de fertili prati
Le dolcezze tu doni al terren.

A’ tuoi pomi soavi
Atalanta si scopre ogni staggione;
Et all’hor che nel suolo
Per ingordo desio
Precipita sovente, insegna all’huomo,
Che la caduta sua venne da un pomo.

Duro inverno, che gelato
Movi in terra il piè tremante
Tu dell’anno agonizzante
Puoi chiamarti ultimo fiato.

Già con le nevi al crine
Mostri la tua canuta
Decrepità de giorni; e con i fiumi
Di lagrime celesti, al fragil vanto
Di nostra humanità raccordi il pianto.
E con gelida sorte
Mentre tu cadi estinto io volo a morte.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rli - Roma - Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana
shelfmark Musica A1.4

Record by Giulia Giovani
Last modified: