Record num. 2674

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Printed music

Date

Single known date, 1688

Title

Son legato e a notte oscura / Parole del Sig. D. Giulio Cesare Donati

Music format

Parts

Linked names

composer: Perti, Giacomo Antonio (1661-1756)
typographer: Monti, Giacomo (1600-1689)
bookseller: Silvani, Marino
dedicatee: Leopoldo I d'Asburgo (1640-1705)
dedicator: Perti, Giacomo Antonio (1661-1756)

Publication

In Bologna : per Giacomo Monti, 1688

Physical description

5 libri parte

Watermark

Not recorded

Notes

La cantata è la riduzione in volgare, con alcune varianti, del mottetto di Giacomo Antonio Perti "O dulcedo cordis mei" custodito in I-Bsp, L.P.13.

Uniform title

Son legato e a notte oscura. Cantata morale, La notte illuminata

Scoring

Basso, 2 violini, violoncello e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: Adagio(aria, si minore, c)
Son legato e a notte oscura
2.1: (recitativo, c)
Se del cielo stellato
3.1: Allegro(aria, mi minore, 6/8)
O stelle lucenti
4.1: (recitativo, c)
Notte che fra gli orrori il mondo oscura
5.1: Presto(aria, sol maggiore, c)
Stelle amiche son contento

Poetical text transcription

Son legato e a notte oscura
Vò cercando libertà.
L’aureo crine se mi strine,
Se m’avvinse, sua possanza or perderà.
Son legato e a notte oscura
Vò cercando libertà.

Se del Cielo stellato
Le vaghezze rimiro
Se contemplo i splendori
De’ sfavillanti lumi, ah ben comprendo
Che bellezza terrena
È un fango, è un fumo, un nulla e che la notte
Mi dà luce e m’addita
Il sentiero verace
Per discerner il ver dal bel fallace.

O stelle lucenti
Le vostre faville
Spezzano i lacci
E rendono al core
La sua libertà.
De l’alma i legami
Tu rompi, tu frangi
celeste splendor.

Notte che fra gl’orrori il mondo uscora
Mi guida e m’assicura
Col favor di sue stelle e fà che l’alma
Nel porto di sua calma abbia la calma.

Stelle amiche son contento
Se vi miro, se contemplo il vostro bello.
Voi con influssi di salute eterna
L’anima mia beate,
Lo spirito ravvivate,
Nel porto già trovo calma
Più tempeste non teme l’alma.
Amanti che dite,
Le lusinghe sprezzate
Ogni larva sbandite,
Non temete pugnate.
De le palme chi pugna è vero erede
A chi forte combatte il senso cede.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
shelfmark II.132.4

Record by Giulia Giovani
Last modified: