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In tenebrosa Eclissi
Dove sei fama volante
Ma quando sia ch'a soggettire il mondo
Fra l'uno e l'altro corno un sì gran piede
Non cadé precipitò
Così dell'Asia in torbido linguaggio
Parlano l'ombre all'or ch'è spento il raggio
Poetical text transcription
In tenebrosa eclissi
Langue il tracio pianeta
E il sangue ostile corre
Dell’Istro a imporporar la sponda.
Dalle pietre profonde
Di lacere meschine odesi ancora
Mormorare agitata
Da smanie orrende e da deliri atroci
L’ombra di Solimano in queste voci:
Dove sei fama volante
Di Bisanzio oppressa al suolo
Il tuo piè dove fuggì?
Ah, che un’Aquila imperante
Per accrescere il suo volo
Le bell’ali ti rapì.
Dove sei fama volante
Di Bisanzio oppressa al suolo
Il tuo piè dove fuggì?
Ma quando fia ch’a soggettire il mondo
Termini la gran luna il giro immenso?
Eh che indarno vi penso
Mentre l’Europa oggi frappor si vede
Fra l’uno e l’altro corno un sì gran piede.
Non cadé, precipitò
L’ottomana libertà.
Il suo fasto già sparì,
Già sparì, sen fuggì
E quel sol che tramontò
Non più no, non sorgerà.
Non cadé, precipitò
L’ottomana libertà.
Così dell’Asia in torbido linguaggio
Parlano l’ombre allor ch’è spento il raggio.
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Shelfmark
shelfmark II.132.3
Record by Giulia Giovani