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Redazione
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Watermark
Not recorded
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Analytical description
S, Vezzose pupillette i vostri sguardi
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S, Volto amato e come mai
S, Ma pur se in tal tormento
S, Perché mai sì crudeli e sì belle
Poetical text transcription
Vezzose pupillete i vostri sguardi
Mossi per man d’amore
Quanto mal fanno mai, sallo il mio core,
Ch’oltre all’acerba sua mortal ferita
Si strugge appoco appoco
E per se stesso a sostener non vale
Il troppo vivo ardor del vostro foco.
Volto amato e come mai
Non conobbi i vaghi rai
Donde nacque il foco mio.
Non veduti pria v’amai
Or mirati più che mai
Prende forza il mio desio
Ma pur se in tal tormento
Goder potessi un sol de’ vostri sguardi,
Che non fosse crudel sarei contento.
D’amor parriami un gioco
L’ardor di tanto foco
E la piaga mortal per me saria
Dono d’amica sorte,
Perché sperar potria
L’ultimo dì che morte
Mi conferisse in funerale ammanto
Vederti per pietà bagnar di pianto.
Perché mai sì crudeli e sì belle
Empie stelle formar le pupille
Onde avvampa quest’anima amante,
O spegnete l’ardenti facelle
O una parte dell’empie faville
Senta Irene che adoro costante
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Shelfmark
shelfmark Ed. 82b.10
Record by Giacomo Sciommeri