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Picco il mio Picco è morto
Poetical text transcription
Picco il mio Picco è morto,
Ahi che mi da conforto
Unico mio desire
Perché alle fiere creder ti volesti?
O perché teco almen non conducesti?
Canent’anco a morire,
Canente ohimé canente,
Che di te Picco priva
Non è, non è più viva.
Selve infelici selve
Il mio bel Picco amato
Per voi non era nato
A voi ricettar l’ombra,
A voi nudrir gl’orrori
Nel vostro fosco seno
Ma non doveva esservi dato mai
Goder di sì bel sol gl’ardenti rai.
Fiere perfide fiere,
Spietatissime fiere,
Qual di voi fu sì cruda
Che d’offender ardio
La leggiadra beltà di Picco mio?
Ma invan di voi mi dolgo
Che non sareste fiere
Se non vi avesse dato
Sì ria natura il fato;
Vostra non fu la colpa
Ma fu ben lassa mia
Come la pena, e ora
È pur cagion ch’io mora.
Io sì stolta dovea
L’amatissimo franc’ogn’or seguire
E se vedevo uscire
Per far dann’al mio ben leone o d’orso
Accorrerli al soccorso,
Che ben donna costante
Può aver animo forte
D’andar contr’alla morte
Per dar vit’al suo amante.
Ma che parli canente
Perché tardi consigli
Nell’intellett’aggiri?
Temp’è sol di sospiri
Anzi di sospirar l’anim’istessa;
Sgorgate voi sgorgate
Occhi fonti del core
L’interno mio dolore
E se il vostro bel sol estinto giace
Stillate ohimé stillate
Con le lacrime il lume
Perché meglio è d’assai
Che l’abitar in così oscure tempre
Esser orbi per sempre.
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shelfmark BB.35.3
Record by Giulia Giovani