Record num. 2029

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Printed music

Date

Single known date, 1700

Title

Cantata terza / Bernardo Gaffi

Music format

Full score

Linked names

composer: Gaffi, Tommaso Bernardo (1667-1744)
dedicatee: Ruspoli, Francesco Maria (1672-1731)
typographer: Mascardi, Innocenzo
bookseller: Fioresi, Giuseppe

Publication

Roma : Mascardi, 1700

Physical description

1 partitura

Watermark

Not recorded

Notes

La cantata è per Soprano e basso continuo, ma contiene un’aria con violino che, secondo la premessa di Gaffi, può essere suonata sul cembalo.

Uniform title

Scoring

Soprano, violino e continuo

Bibliographic repertories

Bibliography

Analytical description

1.1: (recitativo, si minore, c)
Crudelissima Dori
2.1: Largo(aria, si minore, c)
Il rigor, s'appreso havesti
3.1: (recitativo, sol maggiore, c)
Dunque possibil fia
4.1: Largo(aria, fa♯ minore, c)
Se fù colpa in me l'amarti
5.1: (recitativo, re maggiore, c)
Sì, sì, ch'io voglio amarti
6.1: (aria, si minore, 3/8)
Morirò, mà esangue ancora

Poetical text transcription

Crudelissima Dori,
Quest’è dell’amor mio
La sperata mercede,
Questo il premio do[v]uto alla mia fede?
Quante volte giurasti
Dar pace alle mie pene,
Conforto à miei tormenti,
E con spergiuri accenti
Lusingasti il mio cor, e la mia speme;
Indi, quando credeo con dolci abbracci
Stringermi al tuo bel sen, tu mi discacci.

Il rigor, s’appreso havesti
Dalle fiere
Più severe,
Men crudel forse saresti,
Meno barbara con me.
Che le belve
Nelle selve
Non han tanta crudeltà,
Ne mancar sanno di fè.

Dunque possibil fia,
Che di Ninfa gentile
Dentro il tenero petto
Regni un cor sì spietato,
Dimmi almen s’io t’offesi?
Svelami in che peccai;
Forse troppo t’amai?

Se fu colpa in me l’amarti,
À bastanza il cor trafitto
Per sì picciolo delitto
Crudo Arcier mi fulminò.
Mà sappiate, ò luci care,
Ch’io non curo il mio dolore,
E sprezzand’ogni rigore
Sempre fido v’amerò.

Sì, sì, ch’io voglio amarti:
E se vissi fin’hor fedele Amante,
Estinto mi vederai, non incostante
E pur tù cruda intanto
Sorda alle mie preghiere
T’indurischi al mio pianto;
Dunque sperar non deggio
Ne pietà, ne conforto,
Crudelissima Dori!
Ahimè, ahimè son morto
Dunque dal volto amato,
Lungi sempre starò,
Privo sempre sarò del mio tesoro
E pur vivi mio cor, ah ch’io mi moro.

Morirò, mà esangue ancora
Ti dirò: "empia homicida."
E d’Averno trà gl’horrori
Ben saprò chiamarti all’ora:
"Cruda Dori, Dori infida."

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
shelfmark EE.244.3

Record by Berthold Over
Last modified: