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Type of record
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Title
Music format
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Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Notes
La cantata fa parte del manoscritto I. A c. 6r gli ultimi due sistemi di pentagrammi sono stati invertiti dal copista. Appositi segni sono stati utilizzati per correggere l’errore.
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Bibliography
Analytical description
Epulone, Dove infelice, in qual abisso orrendo
Epulone, Ombra che mai non luce
Poetical text transcription
Dove infelice, in qual abisso orrendo
Dall’alta mia grandezza
Precipitato io son? Dove l’usate
D’Ostro e di Bisso ornate
Preziose mie vesti, il foco, ahi pena,
Qual veste mi circonda? Ove sono
I miei letti? Ahi duolo!
Son fiamme i letti e foco il suolo. E quelle
Laute mense festive
Ahi qual fiero tormento
In rimembrarlo io sento,
Vanne mendico ignudo
Egro languente Lazzaro chiedea
Un dì pietà, ristoro
Ed io che a mensa ebro
Sedea barbaro e fiero
Il discacciai ma veggo
Così nol vedess’io Lazzaro assiso
D’Abramo in sen ricco di gloria e pieno
Di luce. Ahi mio dolor! Lazzaro ah vieni
Vieni, ma invan lo chiamo ei mi risponde:
Godesti assai vivendo
Se fu breve il piacer sia il duolo eterno.
Oh immensa pena oh inferno.
Ombra che mai non luce,
Luce che mostri e furie
Sempre veder mi fa,
Quel Dio pietoso amabile
Il mio tormento eterno
La pena mia sarà,
O tormentoso inferno
O fiera eternità.
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shelfmark Cantate 106 (olim 33.5.3).3
Record by Giacomo Sances