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Redazione
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Watermark
Not recorded
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Poetical text transcription
Lontan dal suo tesor da Clori bella
Sul margine d’un rio giacea assiso
Il pastore Daliso,
E all’onde chiare e i Zeffiretti alati
Che placidi scotean l’erbette, e i fiori
Palesava così fedele amante
Le pene, e’l duolo del suo amor costante:
Onde belle voi correte
Pure, e liete
Là nel sen del vasto mar.
Io lontan dal mio tesoro
Peno, e moro
Sempre intento a lagrimar
Nasce il dì, spunta il sole,
E rimirano sempre
Cader dagl’occhi miei di pianto un mare.
Cinta di nero ammanto
Appar la notte in cielo,
E per pietà del mio crudel martire
Accende mille faci a far che allora
Fugga l’ombra dal duol che mi divora.
Lusinghiera speranza, e rio timore
Distruggon del mio cor lo spirto amante
Ond’io tra vita, e morte in ogni istante
Moro temendo,e vivo ogn’or sperando,
Per veder la mia Clori, e non so quando.
Amor tu dimmi quando
Ritorna la mia bella
Per dare a questo cor ristoro, e vita.
Piangendo, e sospirando
L’alma con te favella,
E chiede al suo dolor sollievo, e aita
Country
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Shelfmark
collection Noseda
shelfmark I.181.15
Record by Raffaele Deluca