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Redazione
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Watermark
Not recorded
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Dimmi o mio cor che brami
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Mi piagò d’amor lo strale e fatale
Dunque se il rio destino e’l crudo fato
Cari lacci amate
Poetical text transcription
Dimmi o mio cor che brami
Se con si fieri insoliti rigori
Agitand0 il mio petto ognor m’affliggi?
Tu che solo ricetto
Di deliziee contenti esser dovresti
Mentre quel ben ch’adori
Arde con doppia fiamma?
E pur tu pien d’affanni
Ognor gemi e sospiri?
Sento ch’il cor dolente
A me così risponde
È ver che sono amato
Ma ti sovvenga alfin ch’io con piagato.
Mi piagò d’amor lo strale e fatale
La saetta in me vibrò
Che se bene il mio Fileno
Per me porta acceso il seno
Pure il fato rio spietato
A penar mi destinò.
Dunque se il rio destino e’l crudo fato
Vuol ch’io viva penando
Di che far ci poss’io?
Se fu solo tua colpa
Quando pr gl’occhi al core
Portasti la cagion del mio dolore?
Ah mio core infelice
Quanto t’inganni se tu pensi ch’io sia
Ministra de tuoi affanni
Perché il nume d’amore
Dagl’occhi di Fileno
Ti tramandò l’ardore
Ma non temer mio core
Armati di costanza
Ch’anch’io contenta e paga
Di mia sorte pur che m’ami
Fileno sprezzo la morte.
Cari lacci amate
Pene grate e dolce affanno
Per quel caro amato bene
Non son crude le catene
No ch’amor non è tiranno.
Country
Language
Shelfmark
shelfmark 33.2.14.17
Record by Miriam Loro