Record num. 1556

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1630-1670

Title

Chi desia veder un core troppo misero e dolente / del Sig. Giuseppe Corsi

Music format

Full score

Linked names

Is part of

Canzoni di diversi autori (record n. 1401.3)

Publication

[S.l. : copia, 1630-1670]

Physical description

C. 8, 23-30v ; 225x280 mm

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (aria, re minore, 3)
S, Chi desia veder un core troppo misero e dolente
%C-1@3 %C-1@3/4 4-'D'4E/'4.F'8G'4A/
2.1: (arietta, sol minore, 3)
S, Quante pene al mondo sono
3.1: (arietta, re minore, 12/8)
S, Semivivo quasi estinto
4.1: (aria, re minore, c)
S, Io non so che è ne come
5.1: (arioso, re minore, 3)
S, Se tal'hor chiamo la morte

Poetical text transcription

Chi desia veder un core
troppo misero e dolente
giri gli occhi a me languente
fatto schiavo del dolore.

Quante pene al mondo sono
l’ho raccolte una ad una
e contese la fortuna
me n’ha fatto largo dono.

Semivivo e quasi estinto
vivo privo di me stesso
e nemmeno m’è concesso
di sognarmi un gusto finto
è destin d’ingrato amore
d’ogni affanno io son ricetto
son farfalla nel diletto
e fenice nel dolore.

Io non so che è ne come
mi mantenga ogn’hor in vita
son si povero d’aita
che di vivo ho solo il nome,
morir bramo ma mi dice
il destin tutt’orgoglioso,
che non vuol esser pietoso
con dar morte a un infelice.

Se tal hor chiamo la morte
se ne viene a presto piede
poiché morto mi crede
se ne torna a passo forte.
Senza vita così vivo
senza morte così morto
e mendico di ristoro
sono cadavero mal vivo.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
shelfmark 33.4.18.3

Record by Vera Alcalay
Last modified: