Record num. 1522

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Single known date, 1692

Title

[Là nel bel sen della regal Sirena / Alessandro Scarlatti]

Music format

Full score

Linked names

composer: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Is part of

[9 cantate] (record n. 1521.1)

Redazione

Roma : copia di Antonio Giuseppe Angelini, (1692)

Physical description

C. 1-12v

Watermark

Not recorded

Notes

La cantata è stata copiata per il Cardinale Pietro Ottoboni nel 1692.

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, fa maggiore, c)
[L]à nel bel sen della regal sirena
2.1: (aria, fa maggiore, c)
Lungi dunque dalla vita
2.2: (aria, fa maggiore, c)
Non son viva e non son morta
3.1: (recitativo-arioso, c)
Miei dogliosi sospiri
4.1: (aria, sol minore, 3/8)
Non ha tante stelle
5.1: (recitativo-arioso, c)
Onde questo bel suolo
6.1: (aria, do minore, c 12/8)
Crudele possanza
7.1: (recitativo-arioso, fa maggiore, c)
Di sua piaga il mio cor già mai fia sano

Poetical text transcription

[L]à nel bel sen della regal sirena,
Dove il vago Sebeto
Tutto ridente e lieto
Tra sponde di smeraldo
Quasi latte dà vita à mille odori,
Posato haveva appena
Ninfa latina il peregrino piede,
Che del duol fatta erede
Sfogando in questi accenti
Lacrimò su le corde i suoi tormenti:

Lungi dunque dalla vita,
Priva d’alma e senza core
Per miracolo d’Amore
Ancor viva il duol m’addita.

Non son viva e non son morta
E son morta e sono viva,
Se la speme mi ravviva
Moro, ohimè, nel duolo absorta.

Miei dogliosi sospiri,
Colà sul Tebro e solo
Fate fede al mio bene
Del mio Amor, del mio duol, delle mie pene.

Non ha tante stelle
In ciel luminoso,
Ne tante procelle
L’Egeo/il mar tempestoso.
Quanti martiri,
Quanti deliri in fiero dolor
Sente l’alma, ch’è lungi dal cor.

Onde questo bel suolo
Di Partenope amena
Per cosi grave pena
Stanza mi sembra sol d’affanni e duolo.
Qui raccolgo infelice
Frutti acerbi di pianto e di sospiri,
Se lungi è l’Idol mio,
Gioie, fuggite e voi diletti, addio.

Crudele possanza
Di ria lontananza,
Saldar la ferita
Già mai non potrà,
Se dolce e gradita
Nel core d’amore
Impressa vi sta.

Di sua piaga il mio cor già mai fia sano,
Sel bel medico mio vive lontano.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

V-CVbav - Città del Vaticano - Biblioteca Apostolica Vaticana
shelfmark Barb.lat.4202.1

Record by Berthold Over
Last modified: