Record num. 1087

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1690-1700

Title

La Scitica Regnante vedova / D.S.G.D.V.e [Giovanni Lulier detto “del Violone”]

Music format

Full score

Linked names

composer: Lulier, Giovanni Lorenzo (c1662-1700)

Is part of

Redazione

[Roma : copia di Tarquinio Lanciani, 1690-1700]

Physical description

C. 61-78v

Watermark

Not recorded

Notes

Per l’attribuzione del testo cfr. I-Rvat, Barb. Lat. 4202. (“Tomiri vendicata”). Per l’identificazione del copista Tarquinio Lanciani e della data giugno 1691, cfr. bibliografia.

Uniform title

La scitica regnante. Cantata, Tomiri vendicata

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Bibliography

Marx 1968: 127

Analytical description

1.1: (recitativo, )
La Scitica Regnante vedova
2.1: (aria cavata, 3/4)
Se morte ti ferì
3.1: (aria, fa maggiore, c)
Quella morte sì bramata
4.1: (recitativo, )
Cada dunque svenato
5.1: (aria, do maggiore, 3/4)
Del Egitto la Donna Reale
6.1: (recitativo, )
E tu là negli Elisi
7.1: (aria, re minore, 3/8)
O mio Core a lusingarti
8.1: (recitativo, )
Sparite dunque à Volo
9.1: (aria cavata, 3/4)
Con le delitie sue bella vendetta

Poetical text transcription

La Scitica Regnante vedova
Del suo figlio
Così prendea da’ suoi pensier consiglio
E che farai Tomiri
Con inutili sospiri
Di placar la tua pena.
Invan tu tenti
D’Antidoto incapaci
Son le piache tue i tuoi tormenti
Tergi le tue pupille
R’asciuga i pianti tuoi deboli e vani
E qual Asta di Achille.

Se morte ti ferì, morte ti sani.

Quella morte si bramata
L’Alma mia consolarà.
S’ il mio Figlio fu trafitto
Chi dirà che sia delitto
D’una madre sventurata
Una giusta crudeltà.

Cada dunque svenato
Il Monarcha Persiano,
Il nemico crudel della mia quiete
E nel proprio suo sangue,
Smorsi del sangue altrui Ciro la sete.

Del Egitto la donna Reale
Liquor più prezioso
Non diede al suo sposo
Di quello ch’hai tù
Se havendone un sorso fatale
Per toglier d’affanno un crudo tiranno
Racchiude in se stesso un’Amica virtù

E tu là negli Elisi
Gradisci il sacrificio Amata Prole
Se sopra l’Urna tua, sopra il tuo avello,
La vita d’un tiranno io tronco e svello.

O mio Core à lusingarti
Nascer sento una speranza
E già parmi che mi dica
La tua sorte nemica
Cessarà di tormentarmi
Con l’Amara rimembranza.

Sparite dunque à Volo
Dal mio cor, dal mio seno
Fantasmi di dolor nubi di duolo
S’a godere m’alletta

Con le delitie sue bella vendetta.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rli - Roma - Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana
collection Caetani
shelfmark Ms 208.A.4.5

Record by Maria Lettiero
Last modified: