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Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Notes
Per l’attribuzione del testo cfr. I-Rvat, Barb. Lat. 4202. (“Tomiri vendicata”). Per l’identificazione del copista Tarquinio Lanciani e della data giugno 1691, cfr. bibliografia.
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Bibliography
Analytical description
La Scitica Regnante vedova
Se morte ti ferì
Quella morte sì bramata
Cada dunque svenato
Del Egitto la Donna Reale
E tu là negli Elisi
O mio Core a lusingarti
Sparite dunque à Volo
Con le delitie sue bella vendetta
Poetical text transcription
La Scitica Regnante vedova
Del suo figlio
Così prendea da’ suoi pensier consiglio
E che farai Tomiri
Con inutili sospiri
Di placar la tua pena.
Invan tu tenti
D’Antidoto incapaci
Son le piache tue i tuoi tormenti
Tergi le tue pupille
R’asciuga i pianti tuoi deboli e vani
E qual Asta di Achille.
Se morte ti ferì, morte ti sani.
Quella morte si bramata
L’Alma mia consolarà.
S’ il mio Figlio fu trafitto
Chi dirà che sia delitto
D’una madre sventurata
Una giusta crudeltà.
Cada dunque svenato
Il Monarcha Persiano,
Il nemico crudel della mia quiete
E nel proprio suo sangue,
Smorsi del sangue altrui Ciro la sete.
Del Egitto la donna Reale
Liquor più prezioso
Non diede al suo sposo
Di quello ch’hai tù
Se havendone un sorso fatale
Per toglier d’affanno un crudo tiranno
Racchiude in se stesso un’Amica virtù
E tu là negli Elisi
Gradisci il sacrificio Amata Prole
Se sopra l’Urna tua, sopra il tuo avello,
La vita d’un tiranno io tronco e svello.
O mio Core à lusingarti
Nascer sento una speranza
E già parmi che mi dica
La tua sorte nemica
Cessarà di tormentarmi
Con l’Amara rimembranza.
Sparite dunque à Volo
Dal mio cor, dal mio seno
Fantasmi di dolor nubi di duolo
S’a godere m’alletta
Con le delitie sue bella vendetta.
Country
Language
Shelfmark
collection Caetani
shelfmark Ms 208.A.4.5
Record by Maria Lettiero