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Redazione
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Poetical text transcription
Un dì che a Lilla in fronte
Io leggea le mie pene; per consolar la spene
Che nel seno, al timor vinta si rende
Alle luci di lei le luci affissi
E poi così gli dissi:
Tu non mi vuoi
Già me n’avvedo
Tutti i sospiri
Di mia costanza
Sono deliri
Della speranza
Scritto lo vedo
Negli occhi tuoi
Già me n’avvedo
Tu non mi vuoi.
Tacqui appena ciò detto
Perché un’onda gemella
Che mi scese dal ciglio
Mi chiuse il labro, ed ella
Sdegnosetta ma bella
Con un misto soave
Di fierezza, e d’amore
Di pietà di rigore
Il sembiante compose
Poi così mi rispose:
Non dolerti
Perché un giorno di giusto cordoglio
Si potrebbe lagnare il tuo cor.
Nasce solo dal troppo volerti
Se talora con me non ti voglio
Ed è questo un eccesso d’amor.
Se con lieve puntura
Se con laccio men forte
Impiagato ed avvinto
Non temesse il cor mio da te la morte
Ti lasciarei Fileno
Scherzar con le ferite intorno al seno.
Ma perché sento
Che quel tormento
Saria contento
Col mio morir:
Perciò contrasto
Perciò mi sdegno
Perciò combatto
Col mio desir.
2.a
Perché nel core
Sento che amore
Scaglia il dolore
Senza pietà
Perciò richiamo
Perciò ricerco
Perciò sospiro
La libertà.
Frena dunque i lamenti
Credi a gl’accenti miei
Ch’io per troppo voler non ti vorrei.
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collection Vat. lat.
shelfmark 10204.60
Record by Teresa Gialdroni