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Titolo dall'incipit testuale.
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All'historie di tormenti
Dicalo chi lo sa
Crudo ciel mi hai fatto tu
O del tartareo chiostro
Tra mutoli boschi
Tacque detto così
Poetical text transcription
All’historie di tormenti
Sempre sorda esser vogl’io
Ch’ogni grande patimento
Sembra spasso al par del mio.
Dicalo chi lo sa
Che pena è
non goder la libertà.
Stelle, stelle inimiche
Poi che sempre ponete
Le maligne influenze a danni miei
Deh ch’ho fatto alli dei
Che sempre trovo inver
Nodo al piè, lacci al cor, cappi al pensiero
E il dolor parlar mi fa
Contro il ciel ed eresie
Sfogo almen le pene mie
Perch’ho persa la libertà.
Crudo ciel mi hai fatto tu
Troppo schiava in servitù.
O del tartareo chiostro
Voi fiere cittatine,
Voi spiriti rubelli alme dannate
Su, su, presto lasciate
La stanza horribile ch’il ciel v’aprì
E più visibile l’inferno mio
Una furia terrena,
Una cruda meggera,
Un aspro alletto
Flagellò il mio valor col voler suo
Ond’io sent’all’interno
Con d’aspra crudeltà pene d’inferno.
Farò così chi ch’invano mi consigliò
Dirò diroll’un dì ferma o Dio
Che gran periglio, sì, non tacerò,
Ahi non giova il parlar, no, no.
Tra mutoli boschi,
Tra selve raminghe,
In stanze solinghe,
Nei monti più foschi
Piangerò chi non lo sa
La perduta libertà.
Tacque detto così
Chi dell’Arbitrio l’impero non godea
E ricca di beltà
Era povera sol di libertà.
Country
Language
Shelfmark
collection Noseda
shelfmark A.54.29
Record by Ivano Bettin