Record num. 12301

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1692-1711

Title

L'Ombra di Mustafà Carà Del Sig: Paolo Antonio Bassani

Music format

Full score

Linked names

Is part of

Composizioni vocali da camera (record n. 10996.14)

Redazione

copia

Physical description

C. 56-59v

Watermark

Not recorded

Uniform title

Che tormento fatale. Cantata, L'ombra di Mustafà Cara

Scoring

Basso, basso continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
Che tormento fatale
2.1: Vivace(aria, re minore, c)
Veggo qui la reggia infida
3.1: (recitativo, c)
Perfido sconoscente
4.1: (aria, re minore, c)
E pur miro che domina ancor
5.1: (recitativo, c)
Sì sì su l’empia testa
6.1: vivace(aria, re minore, c)
Verran l’aquile latine
7.1: (recitativo, c)
Ma se il ciel non si piega
8.1: Allegro(re minore, c)
Scotetella agitatela

Poetical text transcription

Che tormento fatale
Del cupo sen del tenebroso Averno
Qua su mi guida e quale
Forza di braccio eterno
Mi toglie alla penosa orrida notte
E delle Parche a scorno
Mi riconduce a riveder il giorno.

Veggo qui la reggia infida
Di Bisanzio ove s’annida
Del sultano l’empietà
Che mi dié la morte fiero
Mentre dargli un vasto impero
Io cercai con fedeltà.

Perfido sconoscente
Pagò con tal mercede
La mia sincera fede
che tentò d’occidente
Soggettar al suo piede
E l’impero e la reggia ed il regnante
E se non cadde a replicati assalti
Vienna l’invitta e Leopoldo il forte
La colpa non fu mia fu della sorte.

E pur miro che domina ancor
L’esecrando homicida inhumano
Pur che il cielo non habbia valor
Che basti a sterminar sangue ottomano.

Poco giova in mostrino in ciel
Di tonanti saette lo sdegno
Se d’un empio tiranno e crudel
Non scende a fulminar il capo indegno.

Sì sì su l’empia testa
Pioverà il giusto ciel folgori e fiamme
E con strage funesta
Trionferà sull’abbattuto orgoglio
Cadrà cadrà quel soglio
Ch’accoglie in maestà la tirannia
Presago il cor m’annunzia
Che verrà il dì della vendetta mia.

Verran l’aquile latine
E porran gl’artigli il rostro
Nelle viscere d’un mostro
Che non ha viscere humane
Verran d’Austria i prodi eroi
E la luna dominante
Eclissata e palpitante
Proverà gli esperi suoi.

Ma se il ciel non si piega
Alle sdegnate giuste mie brame
Io moverò Acheronte
Su dunque o della notte e dell’abisso
Atrocissime figlie apparecchiate
L'horribil face accesa in Flegetonte.

Scotetella agitatela
Scegliete dal crin horrido
O la cerasta o l’aspide
Che spira più velen
E con furor terribile
Di quel tiranno barbaro
Scagliatelo nel sen.

Così parlò presaga
L’ombra (che poi sparì) di Mustafà
Ma dall’ombra più vaga
Luce nasce talor di verità.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
shelfmark DD.51.14

Record by Alessandro Sabino Virgilio
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