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Redazione
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Watermark
Not recorded
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Analytical description
Languia già l’alba e la ridente Aurora
Non mi conosci no?
Sì ch’io son quella sì
Ed ecco in quell’istante
Mi dipinge amabil sorte
Poetical text transcription
Languia già l’alba e la ridente Aurora
Spargendo innanzi al sole
Odorifera prole
De begli occhi di Flora
vago delevo? [cfr. copia di Parigi in Gallica] ritorno
Formava in ciel cuna di prose al giorno
Quando ecco all’improvviso
Davanti a gl’occhi miei
Seietare placida in viso
Parmi veder colei ch’il sen m’aprì
E mentre al suo bel volto
Fisso le luci ascolto
Che mi parla così.
Non mi conosci no?
Apri i lumi osserva e godi
Mira e odi
Chi suo ben suo cor t’appella
Mira pur s’io pur son quella
che teco più festiva un di sarò
Non mi conosci no
Sì ch’io son quella sì
Non temer bell’idol mio
Son quell’io
Che tal hor tua gioia chiami
Son colei che tanto brami
Colei che vien per adorarti qui
Sì ch’io son quella sì.
Ed ecco in quell’istante
Mentr’io la seguo invano
Porgendomi la mano
Per gli occhi fiammeggiò rai di contento
E replicando in suon allegro e pio
Un dolcissimo addio
Tacque rise disparve in un momento
All’hor mi desto e chiaro
Già rimirando il bel nascente lume
Abbandono le piume
Indi al salon che lasciaro
Le voci del mio cor dentro al mio core
Congiungo il canto e chi n’è musa Amore
Mi dipinge amabil sorte
Vision così gradita
Il germano della morte
Mi congiunge alla mia vita.
E tu solo per mio duolo
Nasci o Febo acciò che morto
Io compianga il mio conforto
Ah che ben da te si sgombra
Ogni nube o pur ogn’ombra
Dirti già non poss’io l’auriga il nume
Il Dio che il giorno adduce
Se sparisce al tuo lume ogni mia luce.
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Shelfmark
shelfmark 33.4.17 (A) [olim C.I.8A (A.54)].8
Record by Cinzia Trabucco