Record num. 10586

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1650-1690

Title

del sig.r Giuseppe Scalmani [Vari sospiri e radoppiati pianti]

Music format

Full score

Linked names

composer: Scalmani, Giuseppe (seconda metà XVII sec)

Is part of

Composizioni vocali da camera (record n. 10536.11)

Redazione

[s.l : copia, 1650- 1690]

Physical description

C. 106- 119 [olim c. 108- 121]

Watermark

Not recorded

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
Vari sospiri e radoppiati pianti
2.1: (refrain, c)
Sì che lo voglio dire
3.1: Adagio(aria strofica, sol minore, c)
Il tacer è un gran tormento
3.2: (aria strofica, sol minore, c)
Il tacer è un van timore
4.1: (aria, 6/8)
Si rompa quel ghiaccio
5.1: (refrain, c)
Sì che lo voglio dire.
6.1: (aria, sol minore, c)
T’amo Filli e mia costanza
6.2: (aria, sol minore, c)
Per le luci con li sguardi
7.1: (aria, do minore, c)
Risoluto hor le querele
8.1: (refrain, c)
Sì che lo voglio dire
9.1: (recitativo, c)
Disposte ch’hebbe la sua preci a Filli

Poetical text transcription

Vari sospiri e radoppiati pianti
Dalle luci e dal cor Filen spargea
Ma mai frutto godea
Di sue mute favelle
Ma perché le facelle
Di Cupido nel sen gl’ardeano il core
Impaziente tal voce di mandò fuore.

Sì che lo voglio dire.

Il tacer è un gran tormento
Ch’insanabil piaga fa
Cieco è ben il mio contento
Ma non già sordo sarà.

Il tacer è un van timore
Che gl’amanti fa perir
Ha fortuna nell’amore
La prontezza dell’ardir.

Si rompa quel ghiaccio
Che mutolo impaccio
Al duolo mi dà
la tema si scacci
Che al romper de lacci
Inhabil mi fa
Acerbo è il soffrire.

Sì che lo voglio dire.

T’amo Filli e mia costanza
Non ti fé sin’or pietosa
Se la lingua fu ritrosa
Il mio cor disse abastanza.

Per le luci con li sguardi
Quant’ei disse e quanto chiese
Quanto fece a te palese
Le sue piaghe de tuoi dardi.

Risoluto hor le querele
Con accenti io fò sentire
Quanto bella men crudele
Vogli i pianti miei gradire
Io non voglio più tenere
Muto ardor muto martire

Sì che lo voglio dire.

Disposte ch’hebbe la sua preci a Filli
Non so qual certa riportasse palma
A ben raggion cred’io
Che se a muto penar ripulse espresse
Ella pria concedesse
Hor che a queruli accenti
Et alli noti ardori
Muti dasse ristori
E nel suo sen finisse ogni martire
Starei quasi per dire.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
collection Baini
shelfmark 2488.11

Record by Aurora Marcelli
Last modified: