Bibliographic level
Type of record
Date
Title
Music format
Linked names
Is part of
Redazione
Physical description
Watermark
Notes
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Analytical description
Giace da febre oppressa
Amor cortese fa’
Per radolcir del sangue
Veggio ch’il male è fiero
Stanco il cielo co’ i voti
Se di Clori la beltade
Poetical text transcription
Giace da febre oppressa
La mia vezzosa Clori.
Ha nella fronte espressa,
L’Idra del male interno
E languido lo sguardo,
Infocato il sospiro
Ed è il respiro
Ora frequente or tardo;
Aride son le labra,
Importuna la sete
E nel pallor del volto
Rassembra un sol
Che all’occidente è volto.
Amor cortese fa’
O che risani Clori
O muora anch’io.
Con troppa fedeltà
Anima di due cori
È un sol desio.
Par radolcir del sangue
I sali aspri e pungenti
Erba, pietra, liquor,
Gemma s’adopra, sì.
Ma invano suda in alto
Pensiero più d’un crine
Canuto ma sempre più
Si rende il male acuto.
Veggio ch’il male è fiero
E che del mio martire
Ha la sembianza.
Pur mi lusingo e spero
Che l’ultima a morire
È la speranza.
Stanco il cielo co’i voti
Di Marte e di Saturno
Ai fieri aspetti
Consacro a lento foco.
In dolci umori
Olocausto di fiori
Alla triforme dea
Offro belve innocenti,
A Mercurio profumi,
A Venere colombe,
Faci ad Apollo
E al sommo Giove incensi.
Ma par che vinto il ciel
Cangi colore
E respiri il mio core.
Se di Clori la beltade
Lunga etade
Orni il suol d’alti splendori.
La grand’alma e il suo bel velo
Poi dia nome a qualche cielo
E si chiami il ciel di Clori.
Country
Language
Shelfmark
shelfmark Cantate 182 (olim 33.3.22).31
Record by Ivano Bettin