Record num. 788

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1640-1660

Title

Una fede io sento stridere | Del sig.r Marc’Antonio Pasqualini

Music format

Full score

Linked names

composer: Pasqualini, Marc’Antonio (1614-1691)

Is part of

[Cantate] (record n. 539.19)

Redazione

[Roma : copia, 1640-1660]

Physical description

1 partitura (cartolazione antica cc 111-120v; cartolazione moderna cc 114-123v)

Watermark

Not recorded

Uniform title

Una fede io sento stridere. Cantata lamento

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Murata 2004: n. 44, p. 685

Analytical description

1.1: (arioso, do minore, c)
S, Una fede io sento stridere
1.2: (arioso, do minore, 3/4)
S, No, non la finir d'uccidere
2.1: (recitativo, c)
s, Del mio puro seno
3.1: (arietta, do minore, c)
S, O d'amor possenti schiere
3.2: (refrain, do minore, c)
S, A che tardate più
3.3: (arietta, do minore, 3/4)
S, Ahi, non soffrite
3.4: (refrain, do minore, c)
S, A che tardate più
3.5: (arietta, do minore, c)
S, Non resti invendicata
3.6: (arietta, do minore, 6/8)
S, Su armatevi su, su
3.7: (refrain, do minore, c)
S, A che tardate più
4.1: (aria, do minore, 3/2)
S, Qual domo tiranno
5.1: (recitativo, c)
S, Supplichi umile
6.1: (arietta, do minore, c)
S, O d'amor possenti schiere
6.2: (refrain, do minore, c)
A che tardate più
6.3: (arietta, do minore, 3/4)
Ahi, non soffrite
6.4: (refrain, do minore, c)
A che tardate più
6.5: (arietta, do minore, c)
Non resti invendicata
6.6: (arietta, do minore, 6/8)
Su armatevi su, su

Poetical text transcription

Una fede io sento stridere
Ch’è assalita e già si more
Ah traditore lasciala
Non la finir d’uccidere.
No, non la finir d’uccidere.

O del mio puro seno
Candida albergatrice alba dei cori
Onde riporta entro i suoi regni
I più bei giorni amore
Dimmi qual reo qual empio
Fea di te tanto scempio?
Qual predatore ignoto
Fremea vicino a’ consacrati a Cloto?
Parmi al mentito aspetto
Di ravvisar lo scelerato mostro
Egli ha due fronti
E mentre un ciglio amico un sorriso disserra
Nel più cupo dell’alma il cor nemico
Mormora oltraggio e guerra
E sempre porta con occulto veleno
La pace in volto, e la vendetta in seno.

O d’amor possenti schiere
Su guerriere armatevi
A che tardate più
Ahi non soffrite
Che tutta ferite
Vi cada estinta ai piè regia virtù
A che tardate più
Non resti invendicata
Questa bella innocente
Spergiuro che tradisce
Tradimento che mente
S’abbatta, si franga
Catenato rimanga in servitù
Su armatevi su, su
A che tardate più

Qual domo tiranno
In mesto sembiante
A carro festante
Si tragga l’inganno

Supplichi umile, adori, incensi e preghi
Et habbia per mercede
di rinegar se stessa
E trasformarsi in fe’ la frodde oppressa.

O d’amor possenti schiere
Su guerriere armatevi
A che tardate più
Ahi non soffrite
Che tutta ferite
Vi cada estinta ai piè regia virtù
A che tardate più
Non resti invendicata
Questa bella innocente
Spergiuro che tradisce
Tradimento che mente
S’abbatta, si franga
Catenato rimanga in servitù
Su armatevi su, su.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
collection Baini
shelfmark Ms 2478.19

Record by Chiara Pelliccia
Last modified: