Record num. 10333

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, btw. 1640 and 1660

Title

Volate nel mio cor strali d’ amore

Music format

Full score

Linked names

composer: Savioni, Mario (1606/8-1685)

Is part of

[Cantate] (record n. 10209.9)

Redazione

Copia

Physical description

C. 75-82v

Watermark

Not recorded

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Eisley 1964b: p. 322, scheda 164

Analytical description

1.1: (recitativo-arioso, re minore, c)
Volate nel mio cor strali d' amore
2.1: (aria, sol minore, 3)
Begl' occhi sù sù
3.1: (recitativo, c)
Quindi nel morir mio per doppio vanto
4.1: (aria strofica, la minore, 3)
Per pietà non mi tradite
5.1: (recitativo, c)
Sono colpi del fato
6.1: (aria cavata, sol minore, 3)
E' mercede e conforto a un petto ardito

Poetical text transcription

Volate nel mio cor strali d’Amore
Che sol per esser segno
A l’amoroso sdegno
Tutto tutto il mio sen s’è fatto core.

Begl’occhi su su
Ardite ferite
Non è amante chi dice
Ohimè non più.

Quindi nel morir mio per doppio vanto
Vedrete il sangue sì ma non il pianto.
E che direte voi stelle mortali
Occhi sempre tiranni
Che dei più vivi affanni
Che d’influssi più rei
Per ricoprir con le nostr’ombre i mali
Oscurasti il seren dei giorni miei
Se ne l’occaso estremo del morire
Ripreso nuovo ardire
Coi rai del mio bel foco
A l’incauto pensiero
Formarò un sol che le discopra il vero.
È ver che in un sol loco
pose un tesor di fede il cor sincero
A tanto ardor fu poco
Il desio non fu stolto
Perché il ciel voi mentiste in mezo a un volto.

Per pietà non mi tradite
No no no non mi tradite
Che spiegar di gloria un volo
Tante vie havrà il mio duolo
Quante havrò da voi ferite
Per pietà non mi tradite
No no no non mi tradite.

Non prendete arco di morte
No no no arco di morte
Per dar fama a novo assalto
Questo cor non è di smalto
Questo sen v’apre le porte
Non prendete arco di morte
No no no arco di morte.

Sono colpi del fato
Inhumano spietato
Fiamme, lacci, catene
Taci lingua le mie pene
Troppo è vil troppo è codardo
Chi con la piaga sua discopre il dardo
Lascia che al vivo ardore
Lascia che a sì gran face
Se bellezza non arde arda la fama
E con tromba verace
Lo ridite a chi ama.

È mercede e conforto a un petto ardito
Che morendo si dica ei fu tradito.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
collection Baini
shelfmark Ms. 2466.9

Record by Biancamaria Bigongiali
Last modified: