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Bella man che il filo aggiri
Figlio de’ miei pensier, de’ miei desiri
Quella man così bianca e sì bella
Perdono il lustro lor
Non tocca il bianco fiore
Poetical text transcription
Bella man che il filo aggiri
Di mia vita dammi in sorte
Che baciandoti respiri
Già che sono in braccio a morte.
Figlio de’ miei pensier, de’ miei desiri,
Troppo incauto e innesperto
Sguardo non te’l diss’io di non fissarti
In quei vivaci avori
De la mano di Clori?
Pur temerasti audace a contemplarla,
E idolatrarla intento
Dal sen la dolce pace
M’ involasti, e dal core ogni contento.
Quella man così bianca e sì bella
Ben ti dissi di non rimirar
Che gli strali sa’ bene ancor ella
Come Amore nel seno scoccar.
Perdono il lustro lor
La bianchezza e il candor se a fronte sono
Di quelle mani ed illibate e intatte,
Il giglio, il gelsomin, la neve, il latte;
Anzi le stesse perle,
Così vaghe a vederle
Alla morbida man girando intorno
Ad onta e proprio scorno
Si vergognano stare al par di quella
Come la notte al par d’ Alba novella.
Non tocca il bianco fiore
La man gentile e bella
Che non s’ infiori anch’ella
Ed innamori.
Vorrei pur non mirarla
Ma il fanciulletto Amore
Vuol che quel bel candore
Io sempre adori.
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shelfmark DD.226.18
Record by Biancamaria Bigongiali