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Redazione
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Poetical text transcription
Quanto ahimè quanto starete
A spezzarvi oh mie catene
Quando ahimè termine avrete
Oh miei giorni anzi oh mie pene
Quanto ahimè quanto starete…
Passasti età fiorita
Né di te pure ho meco un sol momento
Con voce di spavento
Odo l’eternità che a te m’invita
E sempre il veglio alato
Più raddoppiando il suo veloce passo
Va mostrandomi il sasso
Che l’albergo apprestar deve al mio frale
Pur dell’ora funeste
Che per me sta su l’ale
Non so qual forza il volo ancor trattiene.
Quanto ahimè quanto starete…
Ovunque i lumi aggiro
D’Atropo trionfar vedo i furori
Qua d’improvviso i fiori
Di giovinezza inariditi miro
Là di non molti lustri
Troncato il corso e dalle fasce appena
Insin piante disciolte
Con flebil pompa entro un feretro accolte
E questa egra mia vita
Sotto il peso crudel stanco degli anni
Pur di angosce e d’affanni
Che ognor fremon ver lei l’arco sostiene.
Quanto ahimè quanto starete…
E lo splendor che in te mirossi accolto
Langue d’età senil fra l’ombre avvolto.
Ma per decreto eterno
D’immutabil destino
Ahi qual varia fortuna in voi li scorge.
Ei nel nuovo mattino
Vago qual pria risorge
Di suo lume a fregiar le valli e i monti
Tu non sorgi mai più s’un dì tramonti.
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shelfmark 2474.60
Record by Giulia Giovani e Ivano Bettin