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Poetical text transcription
Mentre dell’Adria i lidi
Oh mio tesoro il tuo bel piè passeggia
Se di comprender brami
Quale il sen mi trafigga aspro tormento
Al marino elemento
Rivolgi il ciglio e dell’immenso affanno
Che lontan da tuoi lumi in me s’asconde
Il severo tenor leggi in quell’onde.
Se talor procelle infeste
Scorgerai nel salso umore
Credi pur che in questo core
Sveglia il duol più rie tempeste.
Ogni turbine fremente
Che tra i flutti il volo aggiri
È minor di quei sospiri
Che t’invia l’alma dolente.
Versa il cielo in larghi fiumi
Sovra il mar piogge sonanti
Ma son stille al par dei pianti
Ch’io per te spargo dai lumi.
Sì, ravvisa oh mio bene
Dunque nel mare il mar delle mie pene;
Ma se in tanti cordogli
Di saper come io viva avida sei
Fissa i begl’occhi rei
Ove l’orrida fronte ergono i scogli
E l’aspra lor sembianza
Specchio ti sia dell’alta mia costanza.
Qual dell’onde tra l’ira superba
Rupe altiera giammai non cedé
Tal mai sempre quest’alma si serba
Tra i martiri costante la fe’.
Ma che tardi mia vita
Che più dimori anima mia? Deh riedi
Né soffrir ch’il mio core
Privo d’ogni conforto
Tra i flutti del dolore
Rimanga alfin miseramente assorto.
Rendimi i rai ch’al guardo mio contende
Nube crudel di lontananza amara
Perch’in mirar ridenti
De gl’occhi tuoi le cinosure ardenti
Spera cangiar quest’alma
Le pene in gioia e le tempeste in calma.
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shelfmark 2474.53
Record by Giulia Giovani e Ivano Bettin