Record num. 9917

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1700-1735

Title

N.27 / È Nobil vanto del bendato arciero

Music format

Full score

Linked names

composer: Mancini, Francesco (1672–1737)

Is part of

Cantate da camera (record n. 9055.27)

Redazione

[Napoli : copia, 1700-1735]

Physical description

C. 163-172v

Watermark

Not recorded

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Wright 1975: n. 72, p. 345

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
È nobil vanto del bendato arciero
2.1: Un poco And.te(aria, mi minore, 3/8)
Anche in cielo il dio di Delo
3.1: (recitativo, sol minore, c)
Quindi comprender puoi cara mia vita
4.1: Largo(aria, re minore, c)
Nel mirare il mio fiero destino
5.1: (recitativo, re minore, c)
Ma se ubbidir non sdegna
6.1: All.o(aria, la minore, c)
S’è giusto il mio desio

Poetical text transcription

È nobil vanto del bendato arciero
Qual monarca sublime
Regger solo dell’alme il vasto impero
Ma preggio assai più degno
È d’un eroico cor di donna amante
Regger la stuol vagante
Dell’intensi desiri e degl’affetti
Frenar l’audace volo
E fra diversi oggetti
Sol compiacersi nell’idea d’un solo
Onde bell’idol mio chiara si rende
Questa d’amor che a bene amar insegna
Prima legge amorosa
Che di beltà vezzosa
Un solo affetto ogn’or sia norma e guida
E a un solo core un solo amore arrida.

Anche in cielo il dio di Delo
Se una face solo accende
Ei si rende
Coronato di splendori.
Ma se luce così bella
Ei divide ad ogni stella
Perde il lume e si confonde
Poi precipita nell’onde
Tutto asperso di pallori.

Quindi comprender puoi cara mia vita
Ben diversi i tuoi vanti
Tu di due cori amanti
Gl’amorosi tributi
Ogn’ora accogli ed anche a me disciogli
Avanzo illustre degli altrui contenti
D’un amante pietà qualche favilla
Ma di picciol scintilla
Di soave conforto
Come sperar poss’io ne miei tormenti
La sospirata gioia al cor che geme
Se di rivali angosce
Semiviva rimane ogni mia speme.

Nel mirare il mio fiero destino
Morire mi sento di puro dolor.
Se bersaglio del nume bambino
Del suo genio mi rende rigor.

Ma se ubbidir non sdegna
Il magnanimo tuo invitto core
Ai precetti d’amore
Che prescrive ad un’alma un solo affetto
E sceglierti pur vuoi
Con più sagace impegno
Un amator fra noi che sia ‘l più degno.
Vieni ed aprimi il petto
E scorgerai nella mia pura fede
Che di stabil virtude ogn’altra eccede.

S’è giusto il mio desio
Solo da te vogl’io essere amato.
E solo a te prometto
Serbar tutto l’affetto
Di questo fido core innamorato.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
shelfmark 33.3.33 [olim Cantate 28].27

Record by Giulio Amandorla
Last modified: