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Redazione
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Per sanar quella piaga
L'esser Filli si lungi da me
Ma che pro se non vale
Non ha il mio pensiero
Poetical text transcription
Per sanar quella piaga
Che la mia Fille in me altamente impresse
E che aperta mi tien benché lontana
Ogn’ Opra, ogn’Arte insino ad hor fu vana.
Prima tentai che dal pensier afflitto
Quella fatal sembianza
Sgombrata fosse ond’ei tornasse in calma:
Indi esposi quest’alma
A colpi d’altro ciglio,
D’altro crine a legami alle ritorte
Ma fu in rischio di morte
Piuttosto questo cor per il rimorso
Dello tentato eccesso
Che mai sentir da nuovo strale o laccio
Contr’esso armati appieno
Torsi la vita o libertate almeno.
L’esser Filli sì lungi da me
Sospirar altro laccio mi fa
Che sa il cielo s’a’ darmi mercè
Quella cruda mai più tornerà.
Ma che pro’ se non vale
Perch’io respiri un solo istante almeno
Siami vicino pur siami pur caro
Altro ciglio, altro labro, ed altro seno.
Ah Filli o quali o quante
Sono le guise onde a quest’alma io tento
Render quella c’hai teco
Mia pace a me rapita:
Ma trovo alfin che l’unico sollievo
Quando a te penso o cara
Per la mesta alma mia da te ricevo.
Non ha il mio pensiero
Più dolce momento
Che quando a te pensa
Mio caro tesor
Allor è men fiera
Quell’aspra ferita
Che in tanto tormento
Fa viver il cor.
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shelfmark 26179.1
Record by Tiziano Rosato