Scheda n. 140

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1687

Titolo

Fetonte morto / [Pirro Albergati]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Albergati Capacelli, Pirro (1663-1735; conte)

Pubblicazione

Bologna : Giacomo Monti, 1687

Descrizione fisica

P. 49-63

Filigrana

Non rilevata

Note

Il tit. si ricava dall’intitolazione a p. 49; il nome dell’A. si ricava dal front. dell’intera edizione; alcune sezioni della cantata sono contraddistinte dalle denominazioni Aria e Recitativo; iniziale xilogr. decorata

Titolo uniforme

Alle rive d'abisso. Cantata, Fetonte morto

Organico

Canto e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
C, Alle rive d'Abisso
2.1: Vivace(aria, do maggiore, 3/4)
C, Crudo fato il tuo rigore
3.1: (recitativo, c)
C, Si sfogava il dolore
4.1: Allegro(aria, sol maggiore, 12/8)
C, Dolce baratro io vengo a te
5.1: (recitativo, c)
C, E tu di questa reggia ombra servile
6.1: (aria, do maggiore, 3/4)
C, Doppio varco sì ceder mi dei

Trascrizione del testo poetico

Alle rive d’Abisso
Ov’è di stige il paludoso varco
Venne Fetonte all’hor che il sommo Giove
Dell’insano suo ardir
Aspra vendetta prese
Ivi d’amaro pianto
Irrigando le gote
Diè all’arena fatal queste sue note.

Crudo fato il tuo rigore
A che prò mi diè la vita
Se inoltrato nel furore
Mi negasti poi l’aita

Si sfogava il dolore
Immerso in un letargo
Il Giovinetto audace
Quando lo risvegliaro
Di scossi remi il resupino moto
Era questi Caronte
Che su la stigia barca
L’anime passaggiere
Guida d’Averno alla tartaree porte
Del canuto nocchiero al grave aspetto
Tal senso uscì dal Giovinetto petto

Dolce baratro io vengo a te
Se le sfere il mio Giove negò
Care furie satiatevi in me
Se il godere mia sorte rubò
Dolce baratro io vengo a te
Se le sfere il mio Giove negò

E tu di questa reggia ombra servile
Porta d’Abisso alle più cupe grotte
A gl’Elisi non già
Quest’alma disperata
Negò il canuto al biondo figlio il varco
Mentre quasi gli havea
Col temerario foco
Il legno ed il tributo arso e consunto
Ma lo convinse il giovane superbo
Col narrar suo destin crudele e accerbo

Doppio varco sì ceder mi dei
Se la morte in me doppia provai
Pria del fuoco distrugger mi fei
Poi nell’acque la tomba trovai.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rli - Roma - Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana
collocazione Musica A2.5

Scheda a cura di Giulia Giovani
Ultima modifica: