Scheda n. 8389

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo a stampa

Data

Data certa, 1717

Titolo

A Monsignor Domenico Passionei Plenipotenziario di Roma nei Congressi di pace in Otrecche e Bada / Paolo Antonio Rolli

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Rolli, Paolo Antonio (1687-1775)
dedicatario: Passionei, Domenico

Pubblicazione

Londra : per Giovanni Pickard, 1717

Descrizione fisica

P. 61-64

Filigrana

Non rilevata

Note

Il tit. si ricava dall’intitolazione a p. 61; il nome dell’A. si ricava dal front. dell’intera edizione. Fa parte delle Ode. Libro secondo.

Titolo uniforme

Al saggio Passionei. Forma non specificata

Trascrizione del testo poetico

X
Al saggio Passionei
Tesser vogli’io corona
Di fiori d’Elicona
Fregio de’Semidei.
Premio d’alta fatica
E’ la vita de’Carmi,
Che non recidon l’armi
Della parca nemica.
Di tanti secol fuora
Del taciturn’orrore
D’Ettore il vincitore
Splende nei carmi ancora.
O dell’Umbria seconda
Irrigator Metauro
Verdeggi pur di lauro
La tua famosa sponda;
Ma non già perché ai piene
Del prisc’onor romano,
E del sangue africano
Umide ancor l’arene;
Non per i tuoi duci illustri
Sì cari a Febo e a Marte,
Che vivran sulle carte
Tutto il giro dei Lustri.
Non è già spento iil seme
Dell’antico valore;
Germoglia qualche fiore
Di gloriosa speme.
Alza l’umide chiome,
E volgi lieto il ciglio
D’un tuo sì nobil figlio
All’onorato nome.
Batavia industriosa
Vide’l sui liti suoi
Seder fra i primi eroi
D’Europa bellicosa,
Quando sazi i guerrieri
Di stragi e di ruine;
Si trassero dal crine
I tremoli Cimieri.
Chiare omai corran l’onde
Dei fiumi insanguinati,
Nei cadaveri armati
Ingombrin più le sponde.
A bastanza ha le biade
Viste il miser bifolco
Verdi cader nel solco
Sotto le ostil spade,
Tempo è che penda stanco
Il brando e l’asta dura
Alle paterne mura
E all’ozioso fianco.
Ivi del roman soglio
L’alte cure ei reggea
In mezzo a quanto ardea
Libero armato orgoglio.
L’antica disciplina
Fioria nei suoi costumi,
E gli splendea nei lumi
La maestà latina.
D’amicizia e d’affetto
Sante leggi smarrite,
Sempr’ei v’accoglie unite
Nel generoso petto;
E quindii duci alteri
Per senno e per valore,
Partir col suo gran core
I temuti pensieri.
D’Elvezia montuosa
Illustre in ogni etate,
Che la sua libertate
In cima all’aste posa,
Tra le nevi indi giace
Dei gran consigli a parte,
Che tutta al fin di Marte
Estinsero la face.
Pure ancor non gli miro
Nella superba Roma
Rosseggiar sulla chioma
La porpora di Tiro:
Ah ti conosco appena
Gran patria mia, severa
Un tempo dispensiera
Di ricompensa e pena.
Ma la gloria del Merto
Sorge qual palma oppressa,
E virtude a se stessa
E’piacer premio e serto.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

A-Wn - Wien - Österreichische Nationalbibliothek
collocazione 74.R.34.15

Scheda a cura di Bianca Marracino
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