Scheda n. 5309

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1680-1690

Titolo

[Tra l’ombre più secrete]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

Pubblicazione

[Roma : copia, 1680-1690]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, mi minore, c)
Tra l'ombre più secrete
2.1: (aria, mi minore, 3/8)
Son pur belle d'un aspe le spoglie
3.1: (recitativo-arioso, c)
Perché grato è il piacer, ti danna a morte
4.1: Largo(aria, la minore, c)
Mira il prato, il suo vapore
5.1: (recitativo-arioso, mi minore, c)
Figlio d'alma gentile

Trascrizione del testo poetico

Tra l’ombre più secrete,
Quando l’alma già stanca
Ogni fascio mortal depone in Lete
L’amoroso desio, che in me non dorme,
Riconduce al pensier l’amiche forme.
Ma quel fugace rio,
Che le fiorite sponde
Lava ed al corso intanto affretta l’onde
del ben, per cui mi struggo,
L’oggetto imaginato adoro e fuggo.

Son pur belle d’un aspe le spoglie,
Quando al sole fa pompa del seno.
Ma raffreni lo sguardo le voglie,
Che quell’oro
È un tesoro,
In cui splende più ricco il veleno.

Perché grato è il piacer, ti danna a morte,
E se il cor n’ha tormento,
La gloria in quel dolor trova alimento;
Là nell’indica sabbia
Prenda l’onda bramata entro il cimiero
Sitibondo guerriero,
Ma n’asperga l’arene e non le labbia,
Poi che all’esempio di virtù sì rara
Mille schiere più liete
Nell’arsura di lui spengon la sete.

Mira il prato, il suo vapore
Farsi stella in ciel sereno.
Ma quel raggio, che l’alletta,
Con adultero splendore
Poi dal ciel torna saetta
Per ferire il patrio seno.

Figlio d’alma gentile
È quel desio d’Amor, che scherza e ride,
Ma se poi vuol goder, la madre uccide.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

D-Hs - Hamburg - Staats und Universitätsbibliothek Carl von Ossietzky, Musiksammlung
collocazione ND VI 2263,1.7

Scheda a cura di Berthold Over
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