Record num. 7607

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Printed text for music

Date

Single known date, 1667

Title

Si loda l’onestà d’una dama

Music format

Linked names

poet: Benigni, Domenico (1596-1653)

Publication

Copia

Physical description

Parte prima, pp. 128-130

Watermark

Not recorded

Uniform title

Di bellezza immortal che non offende. Forma non specificata, Si loda l'onestà d'una dama

Bibliography

Poetical text transcription

Di bellezza immortal, che non offende
Piena il volto di frodi,
A chi daremo oggi cantando i vanto?
Vorrà Pindo, ch’io lodi
Forse colei, che luminosa splende
Tra le fiamme, ch’al Xanto
Impoverir fe’ l’onde?
No, no; su quelle sponde
Io di volger mio stil non ho desio:
Impudica beltà sdegna mia Clio.

Ben’empirmi di mel sento la bocca,
Perch’io canti di lei,
Che di Laerte al gran guerrier fu sposa,
E con fiati febei
Fedeltà, pudicitia il sen mi tocca.
Farò voce festosa
Sciolta volare ai venti;
Perché soavi accenti
Di sue lunghe vigilie abbiam le tele:
Non sa Febo tacere alma fedele.

Per gli apetti del mar campi orgogliosi
D’Itaca il cavalliero
Agitato dagli Euri, al Fato in ira
Corre strano sentiero.
Ecco a turbar sovente i suoi riposi
Con spavento si mira,
Ch’amore e la fortuna
L’aria, le stelle imbruna
Tra portenti e orror d’iniqua sorte:
Ma ne’ rischi non teme anima forte.

Men dura guerra a sostener non diede
A la gran donna il Fato:
Ha pudica onestà le sue tempeste.
Fiero assalto spietato
Move stuolo di Proci a la sua fede.
Ma di preghiere infeste
Armi non cura e sola
Vincitrice d’invola
Agli altrui sguardi, Amor, fuggi lontano:
Dove regna onestà saetti invano.

Ma da’ colli di Sparta e di Micene
Mendicando stupori
Sempre intorno vagar pensier sia vile.
Dove chiari splendori
Apron su ’l Tebro a noi luci serene
Fermiam, musa, lo stile
A celebrar beltate.
Pudicitia, onestate,
Che ne l’augusto seno ardon sì belle;
Son del Ciel di beltà a le prime STELLE.

Splenda lucida pur Gota ridente
E di se stessa altera
Sguardo vagheggiator fastosa alletti:
Non farà lusinghiera
Ch’io sue pompe a mirar volga la mente:
Amor quindi setti
Anima che vaneggia;
Se valor non fiammeggia;
Strali per me non ha beltà mortale.
Lampo non di virtù figlio che vale?

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
collection Borromini
shelfmark S. Borr. Q.IV.223.24

Record by Nadia Amendola
Last modified: