Record num. 6993

Bibliographic level

Monograph

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1790-1799

Title

La Tempesta | Cantata. di Graun

Music format

Full score

Linked names

composer: Graun, Carl Heinrich (1703-1759)
poet: Metastasio, Pietro (1698-1782)

Publication

[S.l. : copia, 18° sec.]

Physical description

1 Partitura (20 con numerazione da 1 a 20. Numerazione presente solo nei fogli dispari) ; 320x205 mm

Watermark

Not recorded

Notes

La fonte è sprovvista di una copertina e di un frontespizio; il titolo «Cantata. di Graun» è integrato con «La Tempesta» da parte di altra mano più tarda. A destra e a sinistra in alto, a matita, è scritto «613». Il manoscritto è impaginato a matita nell’angolo in alto a destra di ogni pagina recto (numerazione dispari). Sotto il primo rigo pentagrammato, nella prima pagina, è indicato, da mano più tarda «Littera F, n | o 613» e a matita «W». L’indicazione dell’organico è indicato nella prima pagina: Violini / Viola / Voce / Basso.

Uniform title

Scoring

Soprano, 2 violini, viola e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
No, non turbarti, o Nice: io non ritorno
2.1: Adagio, Allegro, d.c.(aria, re maggiore, c, 3/8)
Ma tu tremi, o mio tesoro!
3.1: (recitativo, c)
Siedi, sicura sei. Nel sen di questa
4.1: Allegro, Largo, d.c.(aria, la maggiore, c, 3/8)
E pur fra le tempeste

Poetical text transcription

No, non turbarti, o Nice: io non ritorno
A parlarti di amor. So che ti spiace:
Basta così. Vedi che il ciel minaccia
Improvvisa tempesta: alle capanne
Se vuoi ridurre il gregge, io vengo solo
Ad offrir l’opra mia. Che! Non paventi?
Osserva che a momenti
Tutto s’oscura il ciel, che il vento in giro
La polve innalza e le cadute foglie.
Al fremer della selva, al volo incerto
Degli augelli smarriti, a queste rare,
Che ci cadon sul volto, umide stille,
Nice, io preveggo… Ah non tel dissi, o Nice?
Ecco il lampo, ecco il tuono. Or che farai?
Vieni, senti; ove vai? Non è più tempo
Di pensare alla greggia. In questo speco
Riparati frattanto; io sarò teco.

Ma tu tremi, o mio tesoro!
Ma tu palpiti, cor mio!
Non temer, con te son io,
Né d’amor ti parlerò.
Mentre folgori e baleni,
Sarò teco, amata Nice;
Quando il ciel si rassereni,
Nice ingrata, io partirò.

Siedi, sicura sei. Nel sen di questa
Concava rupe infin ad or giammai
Fulmine non percosse,
Lampo non penetrò. L’adombra intorno
Folta selva d’allori
Che prescrive del ciel limiti all’ira.
Siedi, bell’idol mio, siedi e respira.
Ma tu pure al mio fianco
Timorosa ti stringi e, come io voglia
Fuggir da te, per trattenermi annodi
Fra le tue la mia man? Rovini il cielo,
Non dubitar, non partirò. Bramai
Sempre un sì dolce istante. Ah così fosse
Frutto dell’amor tuo, non del timore!
Ah lascia, o Nice, ah lascia
Lusingarmene almen. Chi sa? Mi amasti
Sempre forse finor. Fu il tuo rigore
Modestia e non disprezzo; e forse questo
Eccessivo spavento
È pretesto all’amor. Parla, che dici?
M’appongo al ver? Tu non rispondi? Abbassi
Vergognosa lo sguardo?
Arrossisci? Sorridi? Intendo, intendo.
Non parlar, mia speranza;
Quel riso, quel rossor dice abbastanza.

E pur fra le tempeste
La calma ritrovai:
Ah non ritorni mai
Mai più sereno il dì!
Questo de’ giorni miei,
Questo è il più chiaro giorno:
Viver così vorrei,
Vorrei morir così.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
shelfmark 613

Record by Giuseppe Migliore
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