Record num. 2523

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1690-1700

Title

Del Sig.r Gio: del Violone

Music format

Not applicable

Linked names

composer: Lulier, Giovanni Lorenzo (c1662-1700)
poet: Ottoboni, Antonio (1646-1720)

Is part of

Serenata, arie e cantate (record n. 2515.8)

Publication

[Roma : copia, 1690-1700]

Physical description

C. 96-102v

Watermark

Not recorded

Uniform title

Scoring

Contralto e continuo

Bibliographic repertories

Pelliccia 2012: n. 6, p. 128

Bibliography

Analytical description

1.1: (aria, la minore, c)
Di quei dardi che tu scocchi
2.1: (recitativo, c)
Sinché nube di sdegno
3.1: (aria, mi minore, 3/4)
Oh, dolci ferite
4.1: (recitativo, c)
Per la dolce mia pena
5.1: (aria, la minore, 3/8)
Occhi belli ch'il cor mi piagate

Poetical text transcription

Di quei dardi che tu scocchi
Filli mia non teme il cor
Son ben fulmini quegli occhi
Ma non fulmini d’amor
Di quei dardi che tu scocchi
Filli mia non teme il cor

Sinché nube di sdegno
Non turba il tuo sembiante,
Giubila il cor amante
D’esser de’ strali tuoi bersaglio, e segno
Bella ferisci, e ridi
Lieto morrò se per amor m’uccidi

Oh, dolci ferite
Oh, piaghe gradite
Se chi me l’avventa
Né prova pietà?
Quel mal che mi viene
Dal caro mio bene
All’alma contenta
Tormento non da
Oh dolci ferite
Oh piaghe gradite
Se chi me l’avventa
Né prova pietà

Per la dolce mia pena
Rifiuto ogni ristoro
Voglio la mia catena
Ché se torno in libertade io moro
Né di cambiar desio
Con il riso d’ogn’altro il pianto mio

Occhi belli ch’il cor mi piagate
No non cessate
Di saettarmi
Tutti vibrate gli strali
Che piaghe vitali
Sol la mia cara vita in sen può farmi.
Occhi belli ch’il cor mi piagate
No non cessate
Di saettarmi

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-MOe - Modena - Biblioteca Estense e Universitaria
collection Campori
shelfmark H.6.16.8

Record by Chiara Pelliccia
Last modified: