Record num. 1109

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1690-1700

Title

Voi volete ch’ io canti / Del Sig.r Severo d[e] [Luca]

Music format

Full score

Linked names

composer: De Luca, Severo (fl. 1684-1734)

Is part of

[Composizioni vocali da camera] (record n. 1074.10)

Publication

[Roma : copia, 1690-1700]

Physical description

C. 123-136v

Watermark

Not recorded

Notes

Per l’attribuzione del testo a Francesco Maria Paglia cfr I-Rvat, Vat. lat. 10204 (“Capelli neri”).

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, )
Voi volete ch’ io canti
2.1: (recitativo, do minore, )
Canterò ma il dolor mio
3.1: (recitativo, )
Dirò che il mio pensiero
4.1: (aria, sol minore, c)
È nero quel crine
5.1: (recitativo, )
Vanti pur biondo crine
6.1: (aria, mi♭ maggiore, 3/4)
Con l’onde torbide
6.2: 2a strofa()
Dall’empie tenebre
7.1: (recitativo, )
Ma non intendo
8.1: (recitativo, )
Dunque convien ch’io mi distrugga

Poetical text transcription

Voi volete ch’ io canti.
Canterò, mà il dolor mio
Chiamerà su gl’occhi il pianto.
Canterò, mà il cieco Dio
Frà le labra uccide il canto.

Dirò che il mio pensiero
Come libero nacque
La libertà godea,
Mà perché poi dispiacque
La mia pace alle sfere
La libertà perdè restando
All’infelice pensiero
Schiavo nella prigion d’un crin ch’è nero.

È nero quel crine
Che à tante ruine
Condanna il mio cor.

E’ nero quel Laccio
Per cui son di ghiaccio
In mezzo al ardor.

Vanti pur biondo crine
D’ ingelosir l’ arene
Del Pascolo è Arimaspe
Del Tago ed eritreo
Del Gange e Idaspe
Che Amor per darmi pene
Già sul crin del mio bene
Distemprò Flegetonte
Lete Sige Cocito e Acheronte

Con l’onde torbide del nero Inferno
L’arcier terribile quel crin formò
Per far dell’anime crudo flagello
Fece crin ch’è nero si
Ma bel quel crin rubbò
Nascose i fulmini con la sua face
Sotto quel crin ch’è nero si mà bello.

Dall’ empie tenebre
Di ciechi abissi
Il nume barbaro
C’è ch’è nero si ma piace

Ma nò intendo ancora
Com’è per mie ruine il bel
Dolo mio ch’ha l’alba in fronte
Porta negli occhi il sol la notte al crine

Dunque convien ch’io mi distrugga in pianti
E volete ch’io canti.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rli - Roma - Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana
collection Caetani
shelfmark Ms 208.A.4.10

Record by Maria Lettiero
Last modified: